Nella giornata di ieri l’Agcom si è pronunciata anche contro il Tg2, sottolineando – anche in questo caso – la mancanza di par condicio, a tutto vantaggio della Lega. L’Autorità garante per le comunicazioni ha diffidato, così, la testata diretta da Gennaro Sangiuliano. I rilievi dell’Agcom si riferiscono a “taluni contenuti inseriti nel notiziario andato in onda venerdì 17 maggio” perché “in ragione della natura incompleta, parziale e non obiettiva delle informazioni riportate” rischiano di “determinare, anche indirettamente, situazioni di vantaggio o di svantaggio, per determinate forze politiche”. Alla diffida giunta dall’Authority ha risposto il direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano, annunciando che la sua testata valuterà insieme all’azienda se proporre ricorso al Tar spiegando che a suo avviso l’Agcom “non ha competenza per ingerire nel contenuto dei servizi”. Nella sostanza, al Tg2 si imputa una “confusione tra cronaca e commento”. Nel mirino dell’Autorità, sarebbero finiti alcuni editoriali, in particolare un servizio in cui si dava conto di affermazioni dell’ex premier Mario Monti sui rischi di nuovi conflitti in caso di vittoria dei sovranisti alle elezioni europee del 26 maggio. “Mi atterrò alle disposizioni dell’Agcom: di qui al momento delle elezioni al Tg2 non faremo più editoriali”, ha però assicurato Sangiuliano.
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