In Sicilia, dove si è votato per il rinnovo di cinque amministrazioni comunali, ai ballottaggi per le amministrative due comuni sono andati al Movimento 5 stelle, nessuno alla Lega che frena e viene sconfitta a Gela, dall’asse fra Partito Democratico e una parte di Forza Italia. Delusione per il Carroccio anche a Mazara del Vallo, dove si sono affermati i Dem.
Il M5S nell’isola ha conquistato due città emblematiche: Caltanissetta, scossa dal caso Montante, l’ex presidente di Sicindustria condannato a 14 anni di carcere; e Castelvetrano, il comune del trapanese che ha dato i natali al boss superlatitante Matteo Messina Denaro, tornato alle urne dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. A Caltanissetta il grillino Roberto Gambino, che ha ottenuto il 58,85% dei voti, ha vinto sull’avversario di centrodestra Michele Giarratana, che si è fermato al 41,15%. A Castelvetrano invece Enzo Alfano del M5s ha conquistato il 64,67% dei consensi, avendo la meglio su Calogero Martire, sostenuto da liste civiche, che si è fermato al 35,33%. A Gela, in provincia di Caltanissetta, Cristoforo Lucio Greco ha ottenuto il 52,45% per cento dei voti, mentre Giuseppe Spata appoggiato da Lega, Udc, FdI e una lista civica, si è fermato al 47,7%.
A Mazara del Vallo, nel trapanese, Salvatore Quinci, candidato del centrosinistra, ha conquistato il 52,41% dei consensi contro il 47,59% del candidato della Lega, Giorgio Randazzo. A Monreale, nel palermitano, con il 55,73% dei voti ha vinto Alberto Arcidiacono, sostenuto da liste civiche e da Diventerà Bellissima, il movimento del presidente della Regione, Nello Musumeci, sconfiggendo l’uscente Piero Capizzi, che si è fermato al 44,27%. Bassa l’affluenza nei cinque comuni, pari al 43,60%, con un calo del 15,37% rispetto al primo turno. Ai seggi si sono recati 98.783 elettori sui 226.546 aventi diritto.
“Abbiamo vinto noi”, ha detto il leader del M5S, Luigi Di Maio, annunciando che nel pomeriggio sarà a Caltanissetta. “Caltanissetta – ha aggiunto il vicepremier – è una grandissima vittoria. Faremo un grande lavoro insieme, il nuovo sindaco lo sosterremo dal governo centrale, dall’Assemblea regionale, insieme a tutti gli altri sindaci, e gli daremo la possibilità di rilanciare quel territorio. Credo che avremo delle grandissime sorprese anche alle Europee, mancano meno di quindici giorni e siamo tutti concentrati”.
“Avremo una grandissima occasione – ha aggiunto Di Maio -, quella di dimostrare ancora una volta che con persone dalle mani libere possiamo cambiare questo Paese. Cominciando dai comuni in alcuni casi, cominciando dal Governo centrale come stiamo facendo, e poi unendo i due percorsi. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che stiamo facendo. Quando ci danno per morti, porta bene perché il Mvimento è vivo e vegeto e continua a combattere un sistema che è quello dei vari Miccichè che ci sono in tutta Italia, non solo in Sicilia, un sistema che protegge la casta, che non vuole tagliare i vitalizi, che non applica la legge anticorruzione, come in Sicilia, ma che poi alla fine perde clamorosamente davanti a cittadini liberi, competenti, che vogliono cambiare le cose”.