Lo hanno trovato accanto alla cassa del suo negozio, in una pozza di sangue e con il cranio fracassato. E’ quanto è accaduto oggi, in pieno centro, a Viterbo. La vittima, di quella che secondo gli inquirenti potrebbe sembrare un rapina finita male, è Norveo Fedeli, un commerciante di abbigliamento di 74 anni molto noto nel capoluogo della Tuscia.
A trovare il suo corpo, intorno alle 13.30, è stata la parrucchiera che ha il negozio acconto a Fedeli. La donna, vedendo la saracinesca ancora semiaperta, si è insospettita ed è entrata nel punto vendita del 74enne trovandolo a terra, già morto. Le urla della parrucchiera hanno richiamato nel negozio altri passanti e anche la moglie della vittima, che abita a pochi metri, poi soccorsa dal 118.
Il negozio di Fedeli, la jeanseria “Fedeli Vogue”, si trova nella centralissima via San Luca, vicino alla sede dell’Inps e alla Basilica di San Francesco alla Rocca. Una bottega storica, perché, raccontano gli altri commercianti della stessa zona, Fedeli fu il primo a portare i jeans a Viterbo.
Secondo i primi rilievi compiuti dalla Polizia scientifica, sul cranio del commerciante ci sarebbe l’impronta di una scarpa, ma non è escluso che chi lo aggredito, colpendolo più volte, abbia usato anche una spranga o qualcosa del genere. Sul pavimento del negozio gli investigatori della Polizia hanno trovato anche una lunga scia di sangue che dal bancone porta fino all’entrata. Forse Fedeli, dopo l’aggressione, potrebbe essere stato trascinato, o lui stesso, ormai in fin di vita, potrebbe aver tentato di uscire dalla bottega per chiedere aiuto.
Ora ad indagare sulla morte del 74enne sono gli investigatori della Squadra Mobile di Viterbo coordinati dalla pm Eliana Dolce che ha già disposto l’autopsia e ordinato l’acquisizione delle immagini registrate dalle telecamere che si trovano nelle vicinanze del negozio.
“Sono sconvolta, Norveo era una persona perbene prima che un amico. Adesso ho paura”, ha detto la titolare di un punto vendita che si trova a pochi metri dalla jeanseria di Fedeli. “Viterbo era una città tranquilla, piena di persone per bene, una città laboriosa e sana”, ha commentato, invece, il presidente di Confcommercio Lazio Nord Rieti e Viterbo Leonardo Tosti.
“Napoli, Viterbo: allarme sicurezza. Dal ministro dell’Interno Salvini vogliamo qualche comizio in meno e qualche ora di lavoro al Viminale”, ha scritto su Twitter il presidente della Regione Lazio e segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti.