“Al primo mese le domande per il Reddito di cittadinanza erano 800 mila. Si arriverà a 1,3 milioni, ci arriveremo entro l’anno. C’è un tasso di rifiuto del 20-25% ma ci sarà un risparmio di 800 milioni, al massimo 1 miliardo”. E’ quanto ha detto il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico.”Il Rei – ha aggiunto il numero uno dell’Istituto di previdenza – nei primi due mesi in vigore raggiunse tra le 82 e 85 mila domande; il reddito di cittadinanza un milione e si aspettano altre 3-400 mila domande”.
“Siamo gli ultimi in Europa – ha detto ancora Tridico – ad aver attuato un provvedimento importante per la povertà, che è un problema complesso anche se l’abbiamo studiata per primi. Lo stato deve essere generoso con i poveri. Un terzo dei poveri beneficiari del reddito saranno attivabili è potranno dare un contributo, si innescherà un circolo positivo che potrebbe dare uno slancio a persone oggi completamente inattive”.
Secondo i dati dell’Inps, Campania, Sicilia, Lazio, Lombardia e poi Puglia, Piemonte e Calabria, sono le regioni in testa per domande per il Reddito di cittadinanza. “La povertà – ha aggiunto il presidente dell’Inps – è diffusa su tutto il territorio nazionale. Nelle periferie delle grandi città si annida molta povertà. I poveri al sud hanno spesso una casa, a Milano no. Al sud le domande per il Reddito di cittadinanza sono state pari al 53%”. Per quota cento, l’Inps ha ricevuto 123 mila domande nel primo trimestre, Tridico ha spiegato che “è presto per fare dei conti io ritengo si arrivi a 290 mila domande, che e’ quanto previsto per il primo anno”.
“Assumeremo 6.000 persone all’Inps tra quest’anno e il prossimo – ha detto ancora il numero uno dell’Inps -, necessarie perché Inps aveva dato molto per la spending, troppo, secondo me. C’è una ripresa, è un istituto efficiente. Si prevedono poi 3.000 assunzioni di navigator già a giugno queste persone potrebbero attivare programmi di ricerca del lavoro. Sono previsti complessivamente 6.000 navigator in poco tempo, 3.000 dell’Anpal, Agenzia nazionale politiche attive del lavoro e 3.000 in capo alle Regioni”.
“I poveri – ha spiegato Pasquale Tridico – si fa anche fatica a rintracciarli. Nel peggiore dei casi i poveri non sanno cosa è l’Isee o il Caf. L’Inps farà un progetto, ‘L’Inps per tutti’, scendendo tra la gente con gazebo, nelle piazze e nelle mense, come a Roma Termini. Stiamo facendo accordi con i comuni, dove i senzatetto, con residenze fittizie, possono essere registrati. L’Inps riceverà le domande evitando ai poveri la barriera architettonica burocratica. Oltre 300 mila card sono già nelle mani di chi deve possederle”.