Bluff della Lega sulla legge per la tutela dei marchi storici del made in Italy. Lo scorso 13 aprile il leader del Carroccio, Matteo Salvini, insieme al capogruppo leghista alla Camera, Riccardo Molinari, hanno presentato in pompa magna una proposta di legge per evitare le delocalizzazioni delle imprese italiane che hanno fatto la storia del tessuto produttivo del nostro Paese. L’iniziativa era stata annunciata dopo che la Pernigotti era stata acquistata da un società turca, la quale aveva deciso di spostare la produzione sulle rive del Bosforo.
In quell’occasione Salvini disse “ringrazio il gruppo della lega che mette a disposizione del Governo, tramite il parlamento, che spero analizzi e approvi in fretta, una strumento di difesa del made in italy delle nostre aziende. Noi vogliamo difendere con le unghie e con i denti le aziende italiane” come la Pernigotti. Tanta enfasi su una proposta di legge faceva presumere che la norma sui marchi storici fosse una priorità per il partito del ministro dell’Interno. Errore.
Ieri, infatti, una senatrice del Movimento 5 Stelle, Mariassunta Matrisciano (nella foto), ha rivelato “La volete sapere l’ultima? La Lega si sta opponendo all’inserimento della cosiddetta norma Pernigotti, cioè quella per salvaguardare i marchi storici del Made in Italy, nel Decreto Crescita. Proprio così. Un fatto veramente assurdo, paradossale e inaccettabile! Lo è ancora di più visto che non più tardi di un mese fa Salvini e il capogruppo della Lega alla Camera, pur sapendo benissimo che il ministero dello Sviluppo Economico sta lavorando per mettere a punto questo provvedimento, annunciavano in pompa magna la presentazione di una proposta di legge sui marchi storici.
Chi mastica un po’ di politica però sa bene che per approvare una proposta di legge ci possono volere mesi se non addirittura anni, invece inserendola nel Decreto Crescita, come ha proposto a più riprese il Ministro Luigi Di Maio, questa norma entrerebbe immediatamente in vigore evitando che possano verificarsi nuovi casi come quello della Pernigotti facendo finire in mezzo alla strada centinaia di lavoratori e le loro famiglie”. Poi la senatrice pentastellata ha lanciato un appello “Quelli della Lega siano seri e facciano una doverosa marcia indietro permettendo a questa norma di entrare nel Decreto Crescita”. Tre ore dopo la denuncia dei pentastellati, la Lega, per bocca dello stesso capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari ha detto: “Siamo lieti che Di Maio e i suoi abbiano deciso di inserire la norma a tutela dei marchi storici del Made in Italy all’interno del Decreto Crescita”.