La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, si è dimessa. L’annuncio è arrivato nel pomeriggio al termine di una lunga riunione della Giunta. La Marini, come è ormai noto, è indagata nell’inchiesta della Procura di Perugia su una decina di concorsi per le assunzioni che sarebbero stati pilotati all’ospedale del capoluogo umbro. Inchiesta che ha portato, tra l’altro, all’arresto del segretario regionale del Pd ed ex sottosegretario all’Interno, Gianpiero Bocci, e dell’assessore regionale alla Salute, Luca Barberini.
“Non è finita semplicemente una consiliatura, ma un regime durato cinquant’anni”, commenta a La Notizia il consigliere regionale del M5S, Andrea Liberati. “La giunta guidata dalla Marini – ha aggiunto l’esponente pentastellato – ha dimostrato di essere assolutamente inadeguata. Non ho dubbi che si andrà alle elezioni anticipate al primo turno possibile, presumo in autunno”.
“Io sono una persona perbene, per me la politica è sempre stata ‘fare l’interesse generale’, da sindaco della mia Città (Todi, ndr), da Europarlamentare, ed in questi anni da Presidente di Regione”, ha scritto la stessa presidente Marini nella sua lettera pubblica di dimissioni. “Quello che sta accadendo – ha aggiunto – non solo mi addolora, ma mi sconvolge e sono sicura che ne uscirò personalmente a testa alta”.
Le dimissioni della governatrice dell’Umbria sono state comunicate con una lettera della stessa alla presidente dell’Assemblea legislativa, Donatella Porzi. Nei confronti della Marini erano state presentate tre mozioni di sfiducia in Consiglio regionale che dovevano essere esaminate il prossimo 23 aprile dall’Assemblea legislativa dell’Umbria.