La Francia ha chiesto ufficialmente al Governo italiano di prorogare la chiusura delle frontiere per altri sei mesi per evitare, riferiscono fonti del Viminale, che centinaia di terroristi islamici arrivino in Italia approfittando del caos libico. Per questo il ministero dell’Interno ha emesso una nuova direttiva.
“Con centinaia di potenziali terroristi pronti a partire dalla Libia – scrive sulla sua pagina Facebook il vicepremier Matteo Salvini -, abbassare la guardia, come suggerisce anche qualche collega di governo, e abbandonare la strategia vincente dei porti chiusi metterebbe a rischio la sicurezza degli italiani! Non si molla, con il vostro sostegno io non cambio di una virgola”.
“Ci sono 500 terroristi detenuti nelle carceri libiche – ha aggiunto il ministro dell’Interno -, non vorremmo che arrivassero via mare. In Italia non si aprono i porti, la linea non cambia. Questa mattina ho emanato una direttiva. Io ho l’onere e l’onore di guidare il ministero dell’Interno. I porti non si aprono”.
“Siamo molto preoccupati per questa crisi libica – ha ribadito anche oggi il premier Giuseppe Conte -, abbiamo sempre lavorato e lavoreremo perché possa essere scongiurata una crisi umanitaria, che può anche esporre a qualche rischio di foreign fighters che possa arrivare sul nostro territorio, sul suolo europeo”.
“Ecco perché – ha detto ancora il presidente del Consiglio – dobbiamo assolutamente evitare questa escalation. La politica italiana sull’immigrazione, non si è mai ridotta a porti aperti sì o porti aperti no, è una semplificazione per il grande pubblico. Chi la segue può scoprire che è molto più complessa”.