La Lega preme, i Cinque Stelle non hanno fretta. Perché se il ministro per gli Affari regionali, Erika Stefani, ricorda che l’Autonomia è nel contratto di Governo e “si deve fare”, esortando il Movimento “a prendere una posizione”, il collega e ministro dei Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, assicura che “non c’è nessun rallentamento. Ma se l’Autonomia “aspetta una settimana in più non ci sono problemi”. L’importante è farla bene, avverte l’esponente M5S dell’Esecutivo. Restano, insomma, i nodi ancora da sciogliere. E sono soprattutto politici su uno dei provvedimenti bandiera della Lega che, per il rischio di sperequazioni tra Nord e Sud, non convince ancora del tutto il Movimento. è lo stesso Fraccaro, del resto, a ricordare le condizioni per il via libera: Il testo dece sì rispettare e favorire la volontà espressa dai cittadini con un referendum, ma deve avere “un percorso che rispetti anche il Parlamento”. Ed è questo il principale punto di divisione tra M5S e Lega. Se il Carroccio vorrebbe approvare le intese tra Stato e Regioni così come sono state abbozzate, il via libera definitivo, secondo i Cinque Stelle, non può prescindere da un voto del Parlamento, a cui va anche riconosciuto il potere di emendare e modificare gli accordi stipulati.
Le Autonomie agitano il Carroccio. La ministra Stefani accelera, Fraccaro non ha fretta
Il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, assicura che non c’è nessun rallentamento sulle Autonomie