“Grazie all’uomo del Ministero dell’Economia nel consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi di Siena, si salvano gli ex dirigenti Viola e Profumo. Grazie, Tria”. Con queste parole, il senatore del Movimento 5 Stelle Gianluigi Paragone (candidato alla presidenza della Commissione d’Inchiesta sulle Banche) ha accolto la decisione del ministro dell’Economia di votare contro l’azione di responsabilità nei confronti dei vecchi amministratori dell’Istituto di credito senese.
Ieri il rappresentante del ministero del Tesoro (azionista di maggioranza con il 68,25%) del Monte dei Paschi di Siena ha votato no all’azione di responsabilità contro gli ex vertici della banca senese, nonostante Luigi Di Maio, qualche giorno fa, avesse aperto a questa possibilità. Cosa pensa di tale decisione?
“Non sono sorpreso dalla decisione maturata dal ministero dell’Economia, perché è in linea con quanto finora fatto. Ma io, che non sono al Governo, non posso non pensare a chi negli anni ha creduto nel Monte dei Paschi di Siena, a chi ha investito e avrebbe voluto una discontinuità nella gestione della banca”.
È evidente che il ministero dell’Economia ha agito in modo difforme rispetto alla linea del Movimento 5 Stelle sulla questione dell’azione di responsabilità. C’è un problema di compatibilità tra l’azione del ministro Tria e l’azionista di maggioranza della coalizione di Governo?
“Guardi, il Movimento 5 Stelle non ha dato una linea sulla questione dell’azione di responsabilità, ma certo a più riprese ha chiesto discontinuità. Detto questo non sono io il capo politico del Movimento”.
Prima il Governo Renzi e poi il Governo Gentiloni hanno bloccato le azioni di responsabilità contro gli ex vertici del Monte dei Paschi Di Siena. Da ieri anche l’attuale Governo, per mezzo del suo ministro dell’Economia, ha sposato la stessa linea dei precedenti esecutivi. La domanda è obbligata: ma non eravate il Governo del cambiamento?
“Noi siamo e saremo il Governo del cambiamento, come stiamo dimostrando in tutta una serie di scelte che riguardano l’economia reale del Paese. Certo, trovarci sulla stessa linea dei precedenti Governi sul Monte dei Paschi di Siena è chiaro che mi desta sorpresa”.
Avete dei problemi con la Lega sulla questione dell’azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici del Monte dei Paschi?
“Non conosco la posizione della Lega su questo punto, e non so che dialettica ci sia stata nel Governo”.
La Commissione d’Inchiesta sulle banche, che lei è candidato a presiedere, dovrebbe occuparsi del tema della bocciatura dell’azione di responsabilità nella vicenda Mps da parte del Tesoro?
“C’è confusione sulla percezione di ciò che la Commissione potrà fare. Ovviamente non potrà minimamente sindacare la scelta fatta dal Tesoro”.