L’intesa alla fine è arrivata. Cala così la scure sull’ultimo baluardo dei privilegi della casta. Il taglio dei vitalizi ai consiglieri regionali, che porterà un risparmio di 150 milioni in 5 anni, taglia il traguardo. Grazie all’accordo sancito dall’intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni. Un’altra grande vittoria per il Governo. “Oggi è un’altra giornata storica”, ha commentato il vicepremier Luigi Di Maio che ha ringraziato le Regioni per aver compreso la necessità di dare un segnale diverso. Il cambiamento c’è e lo stiamo vedendo, ma la strada è ancora lunga. Ma quello di oggi è un altro passo avanti. Non ci fermiamo”, ha concluo il vicepremier.
Più conciso, ma non meno soddisfatto, il ministro dell’Interno Matteo Salvini che mette il cappello sull’accordo: “Con la Lega si passa dalle parole ai fatti. Ne sono orgoglioso”, ha commentato. L’accordo prevede che venga posto sullo stesso piano il meccanismo contributivo dei consiglieri regionali con quello dei parlamentari per tutti gli assegni, diretti, indiretti e di reversibilità. In pratica, si riceve in base a quanto è stato versato, sul modello di quanto già fatto dalla Camera e dal Senato. “Il testo è frutto dell’ultima mediazione tra il Governo e la nostra commissione Affari istituzionali”, ha fatto sapere Giovanni Toti, in qualità di vicepresidente della Conferenza delle Regioni.
“Un risultato storico che mette fine a benefici odiosi ormai anacronistici”, ha detto pure il ministro per le Autonomie Erika Stefani che poi ha aggiunto: “Oggi siamo in un mondo dove una certa concezione di casta non deve più esistere: siamo tutti dei lavoratori, tutti dobbiamo essere trattati in eguale maniera e tutti dobbiamo darci da fare e investire sul futuro del Paese”. Un altro segnale di sobrietà, sancito da un accordo che vede insieme Governo e Regioni”, ha detto Stefano Bonaccini. Di risultato storico del Governo del cambiamento ha parlato anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro: “Cade l’ultimo baluardo dei privilegi, finalmente riavviciniamo le istituzioni ai cittadini con una riforma che cancellerà per sempre i vitalizi dei consiglieri regionali e consentirà di risparmiare 150 milioni di euro in 5 anni”.
Poi lo stesso Fraccaro ha parlato dei tempi di attuazione: “Ora le Regioni approveranno entro fine maggio le leggi per applicare il taglio”. E ancora: “Siamo orgogliosi di portare a compimento una nostra battaglia di giustizia sociale che consente di restituire credibilità alle istituzioni. è un risultato senza precedenti e lo dedichiamo a tutti gli italiani che credono nel cambiamento”. Con questa intesa, dovrebbe esserci un risparmio di 30 milioni di euro già entro l’anno, come spiegato dal presidente Giovanni Toti. Insomma, ora come già succede per i parlamentari di Camera e Senato, anche agli eletti regionali sarà applicato il metodo contributivo per tutti gli assegni, diretti, indiretti e di reversibilità. In pratica, si riceve in base a quanto è stato versato. E si applicheranno finalmente a tutti i politici le stesse norme che valgono per i cittadini.