“A Verona ci sono dei fanatici, c’è uno stile medievale. Qui si guarda al futuro”. E’ quanto ha detto il vicepremier Luigi Di Maio parlando, ieri, a Cinecittà dove era in corso la manifestazione ‘Oggi protagonisti’, l’evento organizzato dall’Agenzia nazionale per i giovani. “Si parla tanto di famiglia. Noi teniamo tanto alla famiglia – ha detto ancora leader del M5S – e siamo tanto preoccupati perché non si fanno figli. Ma mentre a Verona si affronta il tema con l’odio verso il prossimo e la discriminazione, dicendo che la donna deve stare a casa per favorire la crescita demografica, qui guardiamo al futuro con politiche per i giovani, per il lavoro, per favorire contratti a tempo indeterminato”.
“Non c’è contrapposizione – ha poi aggiunto Di Maio anche sulla sua pagina Facebook – tra tipi di famiglie. Tutti abbiamo a cuore l’aiuto alle famiglie e ai giovani. Da cattolico dico che la famiglia è sacra come la libertà della donna, dei giovani, come il bisogno di agire senza discriminazioni ed odio. Sulla famiglia nel MoVimento ognuno ha le sue sensibilità. Ad esempio per me è madre e padre, non l’ho mai nascosto, e non ho la presunzione di voler imporre la mia idea a qualcun altro. Ma a Verona non ci sono andato comunque. E sapete perché? Perché il problema è che lì, la madre, non è considerata una donna! Il problema è che lì c’è chi vuole negare i diritti degli altri. Diritti conquistati con battaglie durate anni. Queste libertà non possono essere messe in discussione per ideologia. Uno può essere contrario all’aborto e non praticarlo, ma mettere in discussione la libertà individuale su questo punto è inaccettabile. È questo il tema”.
“A Verona – ha detto ancora il vicepremier – è stato distribuito un finto feto come gadget, ho letto dichiarazioni sconvolgenti sulla legge sull’aborto, alcuni partecipanti hanno persino negato il femminicidio. E se vai a mangiare al loro stesso tavolo, per me, la pensi come loro. Ma tant’è. Ciò su cui non transigo, invece, è proprio questa ridicola rincorsa a strumentalizzare le difficoltà di madri e padri. Si parli di famiglia, d’accordo, ma senza strumentalizzare, come invece sta provando a fare qualcuno, da sinistra a destra”.
“Pensiamo piuttosto a dare incentivi alle giovani coppie – ha concluso il leader del M5S -, pensiamo agli sgravi fiscali per le famiglie monoreddito con più figli a carico, ad aiutare le mamme a conciliare tempi di vita e di lavoro. La famiglia non è un palco, né una piazza, è una cosa seria. E la politica ha un altro compito: oltre quello di parlare e organizzare congressi, deve risolvere i problemi! Riguardo alla gaffe della Lega sulle adozioni, passiamo la mano”.