Le pensioni di cittadinanza erogate anche in contanti, per non complicare oltre la vita di quegli anziani che hanno difficoltà a utilizzare le card. C’è anche questo negli ultimi emendamenti presentati ieri al cosiddetto decretone, cioè la norma che dovrà tenere in equilibrio da una parte l’obiettivo finale di aiutare sul serio i poveri con la più grande manovra mai fatta dallo Stato proprio per questo motivo, e dall’altra un necessario argine agli inevitabili furbetti. Certo, usare qualche stratagemma per accedere a risorse di cui non si ha diritto significa togliere questi stessi soldi a chi ne ha veramente bisogno, ma ormai anche il furto delle offerte in chiesa non fa più notizia. Quello che conta dunque è la chiusura dell’iter parlamentare (servirà una quarta lettura) e poi l’avvio delle erogazioni, che a furia di parlarne sta diventando come il supplizio di Tantalo, personaggio della mitologia ellenica condannato dagli dei a morire di fame tra i frutti meravigliosi che però non poteva cogliere. Alla fine del lungo cammino con cui si è arrivati al Reddito di cittadinanza e a tutte le sue declinazioni, comprese le integrazioni per quei lavoratori che guadagnano meno di 780 euro al mese, o i bonus inseriti fino all’ultimo per le famiglie che hanno più figli, quello che conta adesso è solo iniziare a mettere in circolo le risorse. E chiuderla con le polemiche di chi continua a opporsi all’intero progetto, a partire da un Pd che adesso propone un salario minimo più alto rispetto ai Cinque Stelle (mentre negli scorsi cinque anni al governo non mosse un dito).
L'Editoriale
Una Sinistra nemica dei poveri. Il Pd quando era al Governo non mosse un dito, ora propone un salario minimo più alto rispetto al M5S
Il Partito Democratico adesso propone un salario minimo più alto rispetto ai Cinque Stelle