La Sardegna va al centrodestra. Christian Solinas è il nuovo governatore dell’isola. Il candidato del centrodestra ha conquistato un largo vantaggio (47,8% pari a 363.946 preferenze) su quello del centrosinistra, Massimo Zedda (32,9% pari a 250.560 preferenze). Fermo all’11,1% (85.046 voti) il candidato presidente del M5S, Francesco Desogus. Per quanto riguarda le liste e le coalizioni.
“Oggi ha vinto la Sardegna. Ringrazio i sardi della fiducia – le prime parole del governatore in pectore della Sardegna, Christian Solinas – è stato premiato il progetto di governo che abbiamo presentato. Non ho mai visto un testa a testa, che non rispondeva al vero, 14 punti di vantaggio rappresentano un dato incontrovertibile. Girando la Sardegna in lungo e in largo ho incontrato tantissime persone, riscontrando la netta percezione di voglia di cambiamento e i sardi ci hanno premiato. Il mio primo pensiero va alla gente comune, ai sardi che quotidianamente gioiscono e soffrono. Il centrodestra unito – ha aggiunto Solinas – rappresenta una formula politica vincente con le forze autonomiste e sardiste”.
“Il risultato dà la vittoria al centrodestra. Ho provato a chiamare Christian Solinas e gli ho già mandato un messaggio per augurargli buon lavoro”, ha detto il candidato del Centrosinistra, Massimo Zedda, commentando la sua sconfitta. “Ci davano per inesistenti – ha detto ancora -, invece ci siamo, eccome. Abbiamo battuto il Movimento 5 stelle, la prossima volta batteremo il centrodestra. Il centrosinistra era a rischio frantumazione, non era scontato nemmeno il terzo posto”.
“E’ un risultato netto e chiaro e per il M5s non è quello delle aspettative, ma vorrei chiarire che non ero già convinto di perdere: sapevo già che sarebbe stata una partita molto difficile”. E’ quanto ha detto, commentando la sconfitta, il candidato del M5S, Francesco Desogus. “Se teniamo conto del fatto che in Consiglio regionale non c’era neanche un rappresentante del Movimento Cinque stelle – ha aggiunto -, questo risultato mi soddisfa assolutamente anche perché siamo una Regione a Statuto speciale ed avere rappresentanti M5S è molto importante. Mi sono ritrovato scelto dalla base e non imposto da nessuno a sostituire Mario Puddu. L’ho fatto con il massimo impegno, tenendo conto che mi dovevo inventare anche in un ruolo politico e ho cercato di svolgerlo con il massimo impegno”.
“L’obbiettivo – ha aggiunto Zedda – era quello di ricomporre un campo di forze contro la scomparsa. I dati ci dicono che siamo andati oltre le previsioni. A settembre la situazione era drammatica. Io mi sono messo a disposizione: facile accettare incarichi quando la strada è in discesa, bisogna anche sapersi mettere in gioco nei momenti difficilissimi come questo. Su 109mila voti di liste, 71mila sono stati presi da me e dalle mie liste. E’ un risultato che va in controtendenza”.
I seggi in cui si è votato sono 1.840. Le urne si sono chiuse ieri alle 22 con l’affluenza che si è attestata sul 53,75% (790.347 votanti dei 1.470.401 aventi diritto), +1,5% rispetto alle precedenti consultazioni del 2014 (52,2%).