Posizioni ancora distanti tra Movimento 5 Stelle e Lega sul decreto Carige. E’ cominciata oggi in Commissione Finanze alla Camera la discussione della legge di conversione delle norme per il salvataggio della banca ligure, ma i partner di maggioranza non sono ancora riusciti a trovare il punto di caduta tra i desiderata del partito di Matteo Salvini, che non vorrebbe apportare modifiche, e quelli del Movimento guidato da Luigi Di Maio che, invece, punta a inserire sostanziali modifiche.
Tra le principali novità c’è l’emendamento, approvato oggi dalla stessa commissione, a firma Giovanni Currò (M5S), che obbliga il Ministero dell’Economia a trasmettere al Parlamento, ogni 4 mesi, una relazione in cui darà dettagli sui grandi debitori di Banca Carige, ovvero coloro i cui crediti sono caduti in sofferenza per un ammontare pari o superiore all’1% del patrimonio netto della banca.
E’ questa l’unica modifica al decreto Carige incorporata tra gli emendamenti, sostanzialmente identici, che erano stati presentati da Forza Italia. Tutti gli altri emendamenti sono stati respinti, mentre sono state approvate solo delle correzioni formali al testo del decreto.
L’emendamento di Currò, identico a quelli di Silvia Fregolent (Pd) e Sestino Giacomoni (Fi), prevede che la relazione del Mef contenga le “istanze presentate e agli interventi effettuati, nella quale sono indicati l’ammontare delle risorse erogate e le finalità di spesa, ai sensi del presente Decreto”.
Nella relazione dovranno, inoltre, essere indicate “le informazioni attinenti al profilo di rischio e al merito di credito, riferite alla data nella quale sono stati concessi i finanziamenti, dei soggetti nei cui confronti l’Emittente vanta crediti, classificati in sofferenza, per un ammontare pari o superiore all’1 per cento del patrimonio netto”.
Il nuovo testo sarà ora trasmesso alle commissioni competenti per il parere e giovedì sarà votato il mandato al relatore, mentre l’arrivo in aula del decreto è fissato per lunedì prossimo per la discussione generale mentre le votazioni dovrebbero essere martedì 12 febbraio.
“Abbiamo trovato l’accordo di maggioranza e approvato in Commissione Finanze l’emendamento al decreto Carige – scrivono i portavoce del MoVimento 5 Stelle in Commissione Finanze alla Camera -, che obbliga il Ministero dell’Economia e delle Finanze a trasmettere al Parlamento una relazione ogni 4 mesi per rendere pubblici i debitori di un certo peso della Banca ligure i cui crediti sono caduti in sofferenza”.
“I cittadini – aggiungono dal M5S – finalmente conosceranno chi ha avuto linee di credito milionarie senza avere i requisiti, con procedure abilitate da manager bancari malleabili e accomodanti. Sapremo finalmente chi ha provocato il buco di bilancio, se questi soggetti abbiano avuto legami politici o personali con gli ex amministratori della banca”.
“Finalmente – concludono i portavoce del M5S in Commissione finanze alla Camera – stabiliamo un principio di equità e di giustizia: tutti i nomi saranno resi pubblici e non più tenuti nascosti come nelle più opache pratiche di un passato che intendiamo lasciarci alle spalle. Un obbligo di trasparenza a tutela dei tanti cittadini onesti che sono stati, purtroppo, raggirati dalle banche”.