La morte di un genitore, uno dei grandi appuntamenti della vita, qualcosa che incombe, sospeso sopra di noi, con una temporalità che non conosciamo, è il territorio doloroso e imprevedibile che esplora Barbara Altissimo in un Neverending, uno spettacolo teatrale che ha già riscosso molto successo a Milano e adesso arriva a Roma, in un’unica serata, martedì 29 gennaio all’Off/Off Theatre di via Giulia 19. Un solo animato da musica dal vivo, che racconta il distacco fisico ed emotivo da un genitore, fa riflettere sul dolore che ne scaturisce e sul bisogno di lasciare andare ciò che non è più, per ricominciare.
Il distacco di cui parla la Altissimo non è uno qualunque, ma è quello da suo padre, che per di più non è stato un uomo qualunque ma un importantissimo protagonista della vita politica nazionale: l’ex leader dei liberali e più volte ministro Renato Altissimo. Da qui viene fuori una partitura scenica che raccoglie pensieri, riflessioni e ricordi in un’atmosfera ovattata, sospesa ed onirica. Una storia universale che appartiene a tutti, ma che in questo caso si colora di particolari sfumature: come si vive all’ombra di un padre importante? cosa significa essere stata e continuare ad essere la figlia di Renato Altissimo? Fin dall’infanzia un faro addosso, la politica in casa, i gossip, tangentopoli, i processi… ecco allora Neverending: il lungo cammino di una figlia, partendo da lontano, per arrivare proprio li, in quell’attimo di dolore assoluto… e trovare un senso, un dopo.
Diplomata all’American Musical and Dramatic Academy, Barbara Altissimo è performer, regista e coreografa, formatrice e studiosa del movimento emotivo e corporeo. Nel corso della sua carriera ha lavorato con i grandi nomi del teatro, ma anche con gli amatori, una dialettica che è parte integrante del suo linguaggio. Nel 1998 a Torino ha fondato l’associazione Liberamenteunico con la quale, a partire dal 2011, ha iniziato un percorso teatrale di carattere più sociale, dove per sociale si intende un lavoro sull’unicità dell’individuo, anche e soprattutto nel disagio. Oggi l’associazione ha all’attivo 15 produzioni teatrali e progetto importanti come POLVERE, una serie di spettacoli realizzati con gli anziani ospiti dell’Istituto Cottolengo di Torino e il progetto “In Verdis” con giovani provenienti da sacche di disagio diverse.