E’ di 57 indagati, per traffico illecito di rifiuti, associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e ricettazione di veicoli e truffa in danno delle assicurazioni, simulazione di reato e favoreggiamento personale, il bilancio dell’indagine condotta dai Carabinieri nelle province di Roma, Rieti e Latina.
Questa mattina i militari hanno arrestato 15 persone (6 custodie in carcere e 9 arresti domiciliari) su ordine del Gip del Tribunale di Roma. Nell’ambito della stessa inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, è stato compiuto anche il sequestro preventivo di 25 autocarri utilizzati per il trasporto illecito di rifiuti e di un impianto di autodemolizione.
L’indagine è nata da una serie di controlli, finalizzati al contrasto del fenomeno dei roghi tossici, e riguarda in particolare la gestione illecita di rifiuti e il ruolo di alcuni soggetti di etnia rom in concorso con i titolari di aziende specializzate nel recupero di metalli di valore come rame, bronzo e ottone.
“I miei complimenti ai carabinieri della sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Roma, ai carabinieri Forestali e del Noe per l’operazione che, questa mattina a Roma, ha assestato un duro colpo a chi continua a praticare crimini e reati ambientali”, ha commentato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. “Deve essere sempre più chiaro – ha aggiunto il ministro – che non ci sono ‘zone franche’, e che chi commette illeciti, praticando azioni illegali ai danni dell’ambiente e mettendo a repentaglio la salute di tutti, non avra’ mai vita facile”.
“Grazie a forze dell’ordine e magistratura per operazione contro roghi tossici e traffico illecito di rifiuti. A due autodemolitori coinvolti nell’inchiesta noi avevamo negato autorizzazione. Avanti uniti nella lotta a chi danneggia l’ambiente e specula sulla salute dei cittadini”, ha commentato, invece, la sindaca di Roma Virginia Raggi.