Nuova scossa di terremoto, la scorsa notte, alle falde dell’Etna. Il terremoto, che è stato avvertito dalla popolazione ma non ha fatto danni, è stato di magnitudo 4.1 ed è avvenuto alle 00:50 nell’area di Piano Pernicana, sul versante nord-orientale dell’Etna nel comune di Linguaglossa, in provincia di Catania, a circa 10 chilometri dai centri abitati di Milo, Trecastagni e Sant’Alfio. La scossa è stata localizzata dall’Ignv ad una profondità di 2 chilometri. Nell’area non ci sono state, fino a questo momento, repliche significative.
Dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia sottolineano che il terremoto ha colpito una zona che dista circa 20 chilometri dall’area interessata dal sisma di magnitudo 4.9 del 26 dicembre scorso, localizzata in prossimità di Viagrande, sul versante sud-orientale dell’Etna. L’Ingv sottolinea anche “che queste attivazioni quasi contemporanee di aree diverse e periferiche rispetto all’edificio vulcanico rappresentano una caratteristica ricorrente dell’Etna”.
Nell’eruzione del 2002 si era verificato un fenomeno simile, ma a parti invertite. Allora i terremoti iniziarono sul versante nord-orientale il 27 ottobre, e furono seguiti il 29 ottobre da attività sul versante sud-orientale, culminata con una scossa di magnitudo 4.7 che causò crolli e danni diffusi a Bongiardo, una frazione di Santa Venerina.