“Io non mollo. Se c’è qualche sindaco che non è d’accordo si dimetta. Orlando e De Magistris dimettetevi”. E’ quanto ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nel corso di una nuova diretta Facebook dalle piste di Bormio dove si trova in vacanza, dedicata alle critiche di alcuni sindaci di sinistra al decreto sicurezza e immigrazione. Il leader della Lega, rivolgendosi anche al sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha aggiunto: “Non applicate il decreto sicurezza? Fate i sindaci e fate il vostro lavoro”.
“Dimettiti Orlando – ha aggiunto Salvini -, vai a fare il sindaco in uno di quei Paesi dove arrivano i finti profughi. De Magistris poi… Con tutti i problemi che ci sono a Napoli. Dimettettevi! Ragazzi siamo in democrazia e governano gli italiani. Toccherà ai fiorentini parlare, il sindaco Nardella ha tempo da perdere. A quei poveretti di sindaci – ha aggiunto il ministro dell’Interno – dico che è finita la pacchia. Se pensano di intimidire qualcuno dico che hanno trovato il ministro sbagliato e il governo sbagliato”.
“Fatevene una ragione – ha detto ancora il vicepremier nel corso della diretta Facebook -, non governa qualche professorone, qualche giornalista, qualche cantante come J-Ax. Un bacione ai sindaci che essendo alla canna del gas, non avendo fatto nulla per i loro cittadini, vogliono aiutare i clandestini. Il 2019 è l’anno della scelta: o con gli italiani o con i clandestini. Io ho scelto e penso che anche voi abbiate scelto”.
“E’ la prova che Salvini non ha capito niente e che viviamo in mondi diversi. Io sto agendo da sindaco”, ha commentato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ieri aveva acceso la miccia annunciando di non applicare le misure previste dal decreto sicurezza e immigrazione per quanto riguarda le norme che negano la facoltà ai comuni di concedere la residenza a chi ha un permesso di soggiorno.
Al coro dei sindaci contrari al decreto Salvini si è aggiunto, oggi, anche il primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala. “Ministro Salvini, ci ascolti e riveda il decreto sicurezza, cosi’ non va!”, ha detto Sala appellandosi al ministro dell’Interno. “Noi sindaci – ha aggiunto – avevamo richiesto, anche attraverso l’Anci, di ascoltare la nostra opinione su alcuni punti critici”. Secondo Sala è necessario “valutare l’impatto sociale ed economico del decreto per le nostre città, già in difficoltà a causa di una legge di bilancio che ci ha tolto risorse nella parte corrente, più persone saranno per strada senza vitto e alloggio, più saranno i casi di cui noi sindaci dovremo prenderci cura. Ministro, ci ripensi”.