Non accennano a diminuire le polemiche dopo i violenti fatti di Milano. Così mentre il ministro dell’Interno Matteo Salvini promette il pugno duro (vedi articolo sopra), l’ex premier Paolo Gentiloni parte all’attacco con parole al vetriolo. “Ora tutti a condannare le bande di ultras. I loro cori razzisti, le aggressioni, la violenza contro le forze dell’ordine. Bene. Peccato che il ministro dell’Interno era andato a omaggiarli, questi ultras, appena dieci giorni fa” è quanto scrive il dem sul suo account twitter.
Il riferimento è alla foto con cui era stato immortalato il leader del Carroccio intento a parlare con Luca Lucci, capo degli ultrà del Milan, in passato finito nei guai con la giustizia per l’aggressione ai danni di un tifoso interista, Virgilio Motta, e per una vicenda di droga avvenuta a Sesto San Giovanni. Travolto dalle polemiche politiche per questo scatto, lo stesso Salvini aveva chiesto scusa definendo l’episodio: “Un incontro inopportuno”. Non solo. Il Ministro dell’Interno, convinto di mettere a tacere ogni polemica, aveva candidamente ammesso di non sapere chi fosse il suo interlocutore e di quali problemi questo avesse in atto con la giustizia.
Del resto, aveva spiegato il leader del Carroccio: “Faccio foto con tantissime persone ogni giorno e non posso conoscerli tutti”. Circostanza che, tra le altre cose, veniva confermata anche dallo stesso ultrà il quale, intervistato dai cronisti, aveva raccontato che quello era stato un incontro del tutto estemporaneo e non frutto di chissà quale amicizia.