“Si sa che la Lombardia è sempre avanti”, scherza la deputata M5S in commissione Giustizia, Valentina Palmisano, commentando il via libera del Consiglio regionale ad un emendamento M5S che taglia i vitalizi degli ex consiglieri, governatori e assessori per evitare la decurtazione dell’80% dei trasferimenti dello Stato prevista dalla Manovra in caso di inadempienza. Una misura che in Lombardia hanno deciso di adottare in anticipo rispetto ai termini previsti dalla legge di Bilancio.
“Battute a parte, il Pirellone ha recepito immediatamente la nostra linea sul taglio agli sprechi, e lo ha fatto grazie a un emendamento dei nostri portavoce regionali – prosegue la parlamentare M5S -. Adesso anche le altre Regioni dovranno allinearsi, e anche in fretta se c’è già chi vi ha provveduto”. D’altra parte non ci sono alternative. “L’insofferenza e l’indignazione degli italiani verso questi privilegi erano ormai dirompenti, noi – da cittadini – le abbiamo colte e stiamo tagliando gli sprechi per dare un segnale forte di equità sociale. Un segnale anche di sostanza, se si pensa al risparmio che otteniamo con i tagli”.
Proiettando la norma in tutte le Regioni, i risparmi sarebbero considerevoli. “Ricordo che con il taglio dei privilegi alla Camera e al Senato facciamo risparmiare agli italiani circa 60 milioni l’anno – prosegue la deputata M5S -. Sui numeri nelle regioni è ancora presto, il dato è comunque immaginabile in proporzione. Quando i tempi saranno maturi (e quindi, come nostro solito, a cose fatte) saremo sicuramente pronti a commentare”. Le Regioni avranno dai 4 ai 6 mesi dall’entrata in vigore della Manovra per sforbiciare i vitalizi. Ma per i 5 Stelle è auspicabile che anticipino i tempi come in Lombardia. “Sì, devono assolutamente farlo. O ne risponderanno davanti ai cittadini”. Costi della politica, ma anche della corruzione nella Pa: una vera tassa occulta.
“La legge Spazzacorrotti è un traguardo per tutti gli italiani. È una legge scritta – e approvata – dai cittadini e pensata per risolvere i problemi del popolo, dai più grandi ai più piccoli e quotidiani. Dalle liste d’attesa interminabili nella sanità alle mazzette negli appalti delle grandi opere, fino ai finanziamenti occulti alla politica. Tre effetti, tra gli innumerevoli, saranno senza dubbio: quello culturale, quello amministrativo e quello economico. Da una parte inizieremo a scrollarci di dosso il dogma secondo cui serve l’amico per ottenere qualsiasi cosa, dall’altra la Pubblica Amministrazione sarà più efficiente; dall’altra ancora, si registrerà una crescita economica perché ci sarà una concorrenza basata sul merito”.
E se i controlli rischiano di dilatare i tempi, serve un equilibrio tra trasparenza ed efficienza. “È proprio per questo motivo che la legge prevede il Daspo per corrotti e corruttori: così fotografiamo proprio il momento dello scambio di mazzette e buttiamo finalmente fuori dai palazzi sia chi prende le tangenti sia chi le offre – conclude la Palmisano -. Segnalo come, secondo i sondaggi, la riforma piaccia a 2 italiani su 3, e il Dasp all’80% degli italiani. Di questo e dei dettagli del provvedimento parliamo oggi nelle piazze, in occasione dello Spazzacorrotti day”.