La Procura di Roma ha iscritto cinque persone nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sul sequestro e l’omicidio del ricercatore italiano Giulio Regeni. Si tratta di ufficiali egiziani in servizio al Dipartimento della sicurezza nazionale (l’intelligence civile) e all’Ufficio dell’investigazione giudiziaria del Cairo (la polizia investigativa).
Nei confronti dei cinque 007 il procuratore capo Giuseppe Pignatone e il sostituto Sergio Colaiocco contestano il reato di concorso in sequestro di persona. Secondo le indagini svolte nei mesi scorsi dagli investigatori del Ros dei Carabinieri e dallo Sco della Polizia i vertici e i funzionari dei servizi segreti egiziani avrebbero avuto un ruolo nel sequestro del ricercatore italiano trovato morto il 3 febbraio del 2016.
I cinque indagati sono il generale Sabir Tareq, i colonnelli Usham Helmy e Ather Kamal, il maggiore Magdi Abdlaal Sharif e l’agente Mhamoud Najem. Gli inquirenti sospettano che Regeni sia stato sorvegliato e seguito almeno fino al 22 gennaio 2016. Attività di pedinamento poi proseguita tre giorni dopo, quando il ricercatore è scomparso.