E’ giunta in Commissione Bilancio alla Camera la prima tranche di 58 emendamenti del Governo alla Manovra di bilancio. L’Ufficio di presidenza della stessa Commissione ha fissato per le 18 di questa sera il termine per la presentazione dei subemendamenti di relatore e Governo. I lavori della Commissione andranno avanti in seduta notturna per riprendere domattina alle 10. Il via libera della commissione con il voto sul mandato al relatore a riferire in Aula è previsto entro martedì alle 14 con l’obiettivo di arrivare in aula mercoledì alle 12.
IMU CAPANNONI – Un emendamento presentato dai relatori alla Manovra prevede il taglio dell’Imu sui capannoni dal 20% al 40% la deducibilità dell’Imu ai fini Ires e Irpef, per gli immobili strumentali. La misura costa 290,3 milioni nel 2020 e circa 166,9 milioni dal 2021. Le risorse arrivano dal Fondo per l’attuazione del programma di governo previsto dall’articolo 55 della legge di bilancio, che per il 2020 ha una dotazione totale di 430 milioni.
RIDUZIONE LISTE D’ATTESA – Un emendamento prevede più fondi per ridurre le liste d’attesa nella sanità. La Manovra stanziava 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021: con la modifica si passerà a 150 milioni per il 2019, 100 milioni per il 2020 e 100 milioni per il 2021. Le risorse per coprire la misura arriveranno da una riduzione del Fondo per gli investimenti delle amministrazioni centrali, previsto all’articolo 15 della Manovra.
ANTI-FURBETTI FLAT TAX – Un emendamento dei relatori alla Manovra prevede che la flat tax al 15% alle partite Iva non venga riconosciuta alle “persone fisiche nei casi in cui l’attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro” con i quali il soggetto lavora o ha lavorato “nei due anni d’imposta precedenti”. Il provvedimento eviterebbe abusi nell’accesso al nuovo regime forfetario dei minimi per le partite Iva fino a 65mila euro. Il blocco scatta anche per soggetti “direttamente o indirettamente riconducibili” al vecchio datore di lavoro. La norma viene estesa, con un secondo emendamento, anche agli “imprenditori individuali ed esercenti arti e professioni” che dal 2020 usufruiranno della flat tax al 20% per i redditi tra i 65mila e i 100mila euro annui.
PROROGA CONCESSIONI SISAL – Un emendamento del Governo, aggiungendo un articolo (l’89 bis), in attesa dell’assegnazione di una nuova concessione, proroga di un anno (e non oltre il 30 settembre 2019) il diritto di Sisal di gestire i “giochi numerici a totalizzatore nazionale”, come Superenalotto, Superstar, Sivincetutto, Eurojackpot, Winforlife. Le maggiori entrate, quasi 71 milioni, si aggiungono al “fondo per l’attuazione del programma di governo”.
CNR e CRUSCA – Due emendamenti dei relatori alla legge di bilancio prevedono 30 milioni l’anno dal 2019 al 2028 per il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e tre nuove assunzioni all’Accademia della Crusca. Lo stanziamento per il Cnr viene deciso “per il perseguimento efficace delle attività istituzionali di ricerca”. A sostegno della lingua italiana vengono invece autorizzate le assunzioni di personale non dirigenziale, nel 2019 e con apposito concorso, all’Accademia della Crusca.
ASSUNZIONI CENTRI PER L’IMPIEGO -Un emendamento dei relatori alla Manovra prevede che dal 2019 le Regioni potranno assumere fino a 4000 persone da destinare ai centri per l’impiego. La modifica si inserisce in calce all’articolo che istituisce il fondo per il reddito di cittadinanza e costa 120 milioni nel 2019 e 160 mln dal 2020. Le risorse nei primi due anni deriveranno dal fondo da un miliardo che la Manovra destina per il 2019 e il 2020 ai centri per l’impiego, mentre dal 2021 ricadranno sul fondo complessivo per il reddito di cittadinanza.
SICUREZZA URBANA – Un emendamento del Governo alla Manovra prevede l’istituzione di un “fondo per il potenziamento delle iniziative per la sicurezza urbana”. Per il riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate, comprese le Capitanerie di porto. Il fondo previsto viene aumentato di 25 milioni a decorrere dal 2019.
TRAM, METRO E FILOBUS -Un emendamento prevede che una quota del fondo per il rilancio degli investimenti pubblici dovrà essere destinata “alla realizzazione, allo sviluppo e alla sicurezza dei sistemi di trasporto pubblico di massa su sede propria”, come metro, tram e filobus. Il fondo per gli investimenti, previsto all’articolo 15 della Manovra, ha una dotazione per il 2019 di 2,9 miliardi.