“Vogliamo introdurre un nuovo concetto di mobilità urbana, più sostenibile e sicura”, assicura Emanuele Scagliusi, capogruppo M5S in commissione Trasporti alla Camera.
E come contate di riuscirci?
“In primis per gli utenti più a rischio. Per i ciclisti, ad esempio, prevediamo il doppio senso ciclabile e la linea di arresto avanzata. Ma anche i ‘parcheggi rosa’ per le donne in gravidanza o con figli di età inferiore a un anno. Inaspriamo le sanzioni per chi posteggia davanti ai passaggi pedonali, impedendo l’uso degli scivoli per i disabili e consentiamo ai portatori di handicap il parcheggio gratuito sulle strisce blu. Inoltre introduciamo l’obbligo di sistemi di cruise-control adattivi con frenata di emergenza per gli autocarri adibiti al trasporto merci pericolose e promuoviamo l’utilizzo di mezzi eco-friendly”.
Divieto di fumo alla guida: nuoce alla salute e alla strada. La sintesi è giusta?
“Assolutamente. Ogni anno in Italia gli incidenti stradali causano oltre 3.000 morti: è ora di dire basta. Il 16% di questi incidenti è causato dalla distrazione di chi guida e il fumo è uno dei principali responsabili, insieme all’utilizzo di smartphone. Per questo abbiamo deciso di introdurre il divieto di fumo e inasprire controlli e sanzioni per chi guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope. E anche per chi utilizza dispositivi mobili. Sono previste sanzioni pesanti con decurtazione dei punti e sospensione della patente di guida fino a tre mesi o sei se recidivi”.
I proventi delle multe sono spesso impiegati per scopi non previsti dalla legge. Cosa intendete fare?
“È vero, fino ad oggi era difficile sapere che fine facessero. L’obiettivo è garantire che questi soldi vengano reinvestiti dal Comune nella sicurezza stradale, come prevede la legge. Almeno il 50% dovrebbe, infatti, andare a finanziare interventi su manto stradale, segnaletica, illuminazione, ciclabili e prevenzione. I Comuni avranno l’obbligo di trasparenza totale sull’impiego dei proventi delle multe”.
E per i mezzi ecologici?
“Incentiviamo la mobilità ciclistica ed elettrica, permettendo alle bici la sosta sui marciapiedi e nelle aree pedonali, in assenza di stalli. Regolamentando l’utilizzo di monopattini e hoverboard. Inoltre, le moto a propulsione elettrica potranno circolare su autostrade e strade extraurbane”.