La bocciatura della Manovra da parte della Commissione Ue è l’anticamera della possibile procedura di infrazione per eccesso di debito nei confronti dell’Italia. Ma l’iter verso le sanzioni è ancora lungo (scatterebbero tra 6 mesi). Fermo restando che la procedura si interromperebbe in caso di accordo tra Roma e Bruxelles. Ecco le prossime tappe.
29 novembre. Si riuniranno l’Eurogruppo e l’Ecofin (Efc) in teleconferenza, per dare un parere sulla decisione della Commissione Ue di raccomandare una procedura per debito ai danni dell’Italia. Il sostegno è praticamente scontato.
29 novembre. Il vicepremier Luigi Di Maio sarà a Bruxelles per incontrare alcuni commissari Ue.
30 novembre-1 dicembre. Nuovo possibile round di negoziati tra Jean Claude Juncker e il premier Giuseppe Conte a margine del G20 di Buenos Aires.
3 dicembre. L’Eurogruppo dovrebbe avallare la decisione della Commissione Ue sull’Italia, dando il via libera alla stesura della raccomandazione vera e propria sulla procedura.
19 dicembre. Ultima riunione dell’anno del Collegio dei commissari: in caso di mancato accordo, potrebbe approvare la raccomandazione all’Italia.
22 gennaio. Primo Eurogruppo-Ecofin del 2019: potrebbe validare la raccomandazione della Commissione, aprendo formalmente la procedura d’infrazione.
1 febbraio. Termine entro cui Eurogruppo ed Ecofin devono esprimersi sulla procedura: è previsto un parere entro 4 mesi dall’ultima notifica Eurostat sui dati dei conti pubblici (di ottobre).