Autorizzazione negata. La Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato, presieduta da Maurizio Gasparri di Forza Italia, ha salvato lo stesso Gasparri (che non ha partecipato ovviamente al voto sulla richiesta che lo riguardava) e l’ex senatore del Pd, Stefano Esposito.
Il primo era stato querelato per diffamazione da Roberto Saviano per un tweet del senatore azzurro (“Cambiare canale, evitare Fabio Fazio che fa parlare il pregiudicato Saviano”) contro la partecipazione dello scrittore a Che tempo che fa.
Esposito, invece, era stato chiamato in causa dall’ex magistrato Livio Pepino per le dichiarazioni rilasciate nel corso della trasmissione di Radio 24, La Zanzara. Riferendosi alle molotov rinvenute dinanzi alla sua abitazione, l’ex parlamentare del Pd, ultrà Sì Tav, aveva addossato la responsabilità dell’atto intimidatorio nei suoi confronti proprio all’ex magistrato.
In tutti e due i casi la Giunta ha deliberato per l’insindacabilità delle dichiarazioni rilasciate da entrambi i parlamentari.