Gran sfilata di divise all’Aranciera di San Sisto, a Roma, per la giornata di studio sul futuro del corpo della Polizia locale. I lavori, coordinati da Diego Porta, direttore del Dipartimento Sicurezza e Protezione Civile di Roma Capitale, hanno visto la partecipazione di più di 80 tra Comandanti e Ufficiali delle Polizie locali d’Italia. Tra i relatori il comandante della Polizia Locale di Roma Capitale Antonio Di Maggio, il comandante di Venezia Marco Agostini, di Napoli Ciro Esposito, di Catania Stefano Sorbino, il responsabile Area Infrastrutture, Sicurezza e Protezione Civile dell’Anci, Antonio Ragonesi, il commissario dell’Agcom Mario Morcellini, gli avvocati Pierluigi Arigliani del Foro di Benevento e Alberto Bonu del Foro di Roma, e il segretario generale dell’Associazione della Polizia locale, Stefano Donati.
Proprio l’Associazione ha proposto la modifica della legge di riferimento, la n. 65 del 1986. Punti essenziali sono l’istituzione dell’albo dei Comandanti e Ufficiali dei Corpi di Polizia locale, l’estensione a livello regionale delle qualifiche della Polizia locale, la dotazione per tutti i componenti del corpo di un “Taser”, da estendere dunque anche alle Polizie locali dei Comuni capoluoghi di provincia (e non solo alle città con più di 10.000 abitanti, come previsto dal DL sicurezza). Chiesta anche l’infungibilità della figura del Comandante del Corpo di Polizia locale e sua partecipazione al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il convegno si è chiuso con la consegna del Premio “Francesco Andreotti”, giunto alla quarta edizione, con la consegna della targa da parte del figlio, Pier Giorgio Andreotti, ai familiari di Gino Zanardini, vice Comandante della Polizia Municipale di Toscolano Maderno (BS), deceduto in servizio.