La Commissione Ue “sta considerando” la procedura per debito contro l’Italia. “Lo abbiamo fatto anche gli anni scorsi – ha detto il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis – concludendo che l’Italia era sostanzialmente in linea con i requisiti del Patto e quindi non abbiamo aperto la procedura. Ma in questo caso, se il Documento programmatico di bilancio non cambia materialmente, dobbiamo riconsiderare le conclusioni”.
Dombrovskis ha aggiunto che la correzione della manovra italiana dovrà essere “considerevole”. “Numericamente – ha detto ancora il vicepresidente della Commissione Ue – l’Italia avrebbe dovuto assicurare un miglioramento del deficit strutturale di 0,6% invece c’è un peggioramento di 0,8%. Pari a una deviazione dell’1,4%. E’ una deviazione molto ampia”.
“Visto l’attuale momento di sviluppo economico”, ha aggiunto Dombrovskis, è importante che l’Italia “riduca il debito e non cominci ad aumentarlo di nuovo”. Rispondendo a chi gli chiedeva quale fosse la differenza tra la deviazione italiana e gli altri Paesi che per anni hanno tenuto il proprio deficit ben al di sopra dei limiti, il vicepresidente della Commissione Ue ha spiegato che “è vero che altri Paesi avevano deficit più alti dell’Italia in passato, ma proprio per questo ora misuriamo il saldo strutturale: non importa quanto grande è il tuo deficit ma in che parte del ciclo economico sei”. “Se i Paesi sono in crescita – ha concluso -, e nella Ue abbiamo ora 6 anni consecutivi di crescita, devono ridurre il deficit”.