Quello che si potrebbe definire un accordo a metà. L’intesa raggiunta da Lega e M5s sulla Rai e, più specificatamente sui direttori dei Tg, non sblocca la partita delle direzioni di Rete. Ai membri del Cda sono arrivati ieri solo i curricula dei nomi indicati per la guida dei telegiornali: Giuseppe Carboni al Tg1, Gennaro Sangiuliano al Tg2 e Giuseppina Paterniti al Tg3, Alessandro Casarin alla Tgr, oltre a Luca Mazzà alla Radio. Resta ancora complicato, però, definire il resto del puzzle. Il nodo, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari di maggioranza, è legato al braccio di ferro tra Lega e M5s su Rai 1.
Insomma, se fino a ieri la chiave di volta per risolvere il risiko di Viale Mazzini pareva essere il nome del Tg1, ora che abbiamo questo tassello tutto è saltato nuovamente. A quanto si vocifera nei corridoi Rai, a far saltare il banco sarebbero stati nuovamente Lega e Cinque stelle che non avrebbero più un accordo sui direttori di Rete. E così il Cda si riunirà oggi in una seduta fiume (i membri del Consiglio di Amministrazione non si vedono da circa un mese e all’ordine del giorno ci sono sono questioni anche tecniche da dirimere), ma non ci saranno le nomine per quanto riguarda le Reti.
Matteo Salvini, raccontano, avrebbe chiesto con forza di affidare la direzione di una rete a Casimiro Lieto, attualmente autore de La prova del cuoco di Elisa Isoardi. I 5 stelle starebbero facendo resistenza e, comunque, vorrebbero il via libera su Rai1 per Teresa De Santis, già in passato vicedirettore della rete, prima di andare al Televideo. Nelle ultime ore sarebbe tornata di forza anche l’ipotesi di Carlo Freccero. In questo caso il do ut des potrebbe essere: De Santis o Freccero a Rai1 e, in cambio, Lieto a Rai2. Sullo sfondo, però, resta sempre in prima linea il nome di Marcello Ciannamea, per il quale, se saltasse la Rete1, sarebbe già pronto un incarico di rilievo (forse alla direzione Risorde Televisive).
Discorso diverso per Rai 3 dove, invece, potrebbe ottenere la conferma Stefano Coletta, anche se continua a girare il nome di Federica Sciarelli, che avrebbe rifiutato il Tg1 ma, a quanto pare, non la direzione della terza rete. Insomma, la trattativa continua senza sosta. Esattamente come continua per le altre Reti Rai, anche se qui sembrerebbe (ma il condizionale è d’obbligo) che la partita sia conclusa. A Raisport è in pole position Maurizio Losa; a Rainews dovrebbe spuntarla Iman Sabbah, oggi corrispondente Rai da Parigi, anche se non è detto che alla fine non si viri sulla riconferma di Antonio Di Bella. A Rai Parlamento, invece, pare cosa fatta per Antonio Preziosi in quota Forza Italia. Sono le Reti “vedetta” su cui ancora l’accordo pare in alto mare. E c’è chi dice che non si risolverà prima di una-due settimane, considerando che nel frattempo sia Lega che Movimento cinque stelle saranno prese da altri incombenti problemi, a cominciare dalla Manovra.