“Ci metteremo d’accordo con la Francia per non fare la Tav. Mi risulta che Macron abbia escluso la Tav dalle priorità infrastrutturali proprio dopo aver valutato costi e benefici. E non ha stanziato risorse per finanziare il percorso dalla galleria a Lione”. E’ quanto ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, a Bruno Vespa per il nuovo libro “Rivoluzione. Uomini e retroscena della Terza Repubblica” in uscita il 7 novembre.
Il ministro delle Infrastrutture Toninelli contesta la tesi del commissario per la Tav Paolo Foiella secondo cui il blocco dell’opera costerebbe all’Italia oltre due miliardi di risarcimento danni. “Tutto sbagliato”, replica il ministro, “dalle prime avvisaglie direi che non è assolutamente una cifra che sta in piedi”. “Io sto aspettando le risposte dei tecnici – ha aggiunto Toninelli a Vespa -, ma sulla Tav si dovevano fare soltanto gallerie esplorative per la ricerca geognostica in modo da valutare i materiali necessari all’opera. Invece hanno fatto un buco grande quanto il tunnel. In ogni caso la geognostica è costata all’Italia soltanto 617 milioni. Il rimborso di due miliardi? Lo vedremo”.
Della Tav ha parlato anche il premier Giuseppe Conte annunciando che è in arrivo l’analisi del Governo. “Sulla Tav – ha detto il presidente del Consiglio incontrando i giornalisti a margine del Tech Summit di New Delhi – stiamo ultimando l’analisi dei costi/benedifici, è in dirittura di arrivo. Nel contratto, l’esecutivo si impegna a rivedere quest’opera. Stiamo cercando di curare tutti i dettagli, tra un po’ ci sarà una sintesi. E’ lo stesso metodo usato per la Tap” sottolineando che ciò non voglia dire “necessariamente che la decisione sia la stessa del Tap”.