La deadline è fissata a mercoledì 31 ottobre quando il Cda della Rai si riunirà per nominare i nuovi direttori di Tg e Reti. Ma la quadra dovrà essere trovata prima – lunedì, al massimo martedì – considerando che i membri del Cda dovranno visionare per mercoledì i curricula dei direttori individuati dall’amministratore delegato Fabrizio Salini. Entro quella data, dunque, Lega e M5S dovranno aver trovato la quadra sulle nomine dei direttori di rete e dei Tg. Per questo è atteso domenica un probabile vertice per chiudere l’accordo, dove andrà in scena lo scontro finale. Il braccio di ferro tra Fabrizio Salini e Marcello Foa prosegue.
Non è un mistero che il socio di minoranza del Governo vorrebbe che il telegiornale della rete ammiraglia andasse a Gennaro Sangiuliano dopo che è ormai tramontata l’ipotesi, sostenuta dal M5S, di Giuseppina Paterniti. Al Tg3 potrebbe esserci la conferma di Luca Mazzà e al Tg2 resiste il nome di Giuseppe Carboni che però la Lega vorrebbe alla direzione delle radio. E, nel caso, Sangiuliano non riesca ad arrivare al vertice del Tg1, potrebbe andare al Tg2, facendo slittare tutti gli altri. Al vertice di Raiuno resta in pista, ma in bilico, Marcello Ciannamea. Per Raidue resta caldo il nome di Maria Pia Ammirati, mentre a Raitre potrebbe essere confermato Stefano Coletta. A Rainews24 spunta la corrispondente da Parigi Iman Sabbah, il cui nome si affianca a quello di Federica Sciarelli. Ma tutto potrebbe ancora subire ribaltamenti.