Le autorità indipendenti prescindono dalle scelte politiche “a garanzia di tutti”. Punto. Un messaggio chiaro quello lanciato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha incontrato ieri al Quirinale alcune scuole secondarie di secondo grado. Il capo dello Stato ha voluto intervenire così, pur senza riferimenti diretti, nello scontro fra Luigi Di Maio e Bankitalia che il vicepremier grillino aveva invitato a candidarsi in politica dopo le critiche al Def.
Palazzo Koch, ci si ricorderà, aveva espresso pesanti critiche sulla Nota di aggiornamento al Def sottolineando dubbi sull’effettiva possibilità di creare ricchezza e diminuire il rapporto deficit/pil. Critiche, dopotutto, erano state espresse anche da altri esponenti del Governo, a cominciare da Matteo Salvini. Rispondendo alla domanda su quanto sia difficile il suo lavoro in qualità di garante della Costituzione, il presidente ha spiegato che la Costituzione “ha creato una condizione di equilibri”.
“La nostra Costituzione consente di superare difficoltà e di garantire l’unità della società anche perché ha creato un sistema in cui nessuno, da solo, può avere troppo potere – ha proseguito ancora Mattarella -. C’è un sistema che si articola nella divisione dei poteri, nella previsione di autorità indipendenti, autorità che non sono dipendenti dagli organi politici ma che, dovendo governare aspetti tecnici, li governano prescindendo dalle scelte politiche. C’è un sistema complesso di pesi e contrappesi, come insegna la nostra Costituzione”.