“Non risultano cittadini costretti a vivere nelle tende a causa del terremoto”. E’ lapidaria la risposta del Commissario alla Ricostruzione, Paola De Micheli, diretta al capo della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti, che oggi, proprio parlando del sisma del centro Italia, ha affermato che “c’è chi sta ancora nelle tende”.
“Ho profonda stima del presidente della Cei – ha aggiunto la Dem De Micheli – e meritano grande considerazione le sue affermazioni, ma vorrei innanzitutto rassicurare che non risultano cittadini costretti a vivere nelle tende a causa di case rese inagibili dal terremoto. Tutte le persone e le famiglie sfollate hanno ricevuto una sistemazione decorosa nelle Sae, in appartamenti presi affitto, per i quali ricevono un contributo dallo Stato, oppure negli alberghi. La Struttura commissariale per la ricostruzione, tra l’altro, si è fatta carico di un contributo di circa 300 milioni di euro al Dipartimento di Protezione civile, proprio per garantire la prosecuzione del programma di assistenza alloggiativa”.
Bassetti, parlando a margine dei lavori del Consiglio permanente della Cei, ha detto che il terremoto “è un’altra situazione che preoccupa molto, è stata gestita bene l’emergenza ma adesso sono passati due anni e le cose sono come erano”. Il numero uno dei Vescovi ha parlato anche della questione delle macerie, ancora da rimuovere nei centri colpiti dal sisma del 2016, e della ricostruzione di oltre 300 Chiese andate distrutte.
“Per quanto riguarda le Chiese abbiamo finanziato oltre 130 interventi (per complessivi 32 milioni di euro). Di questi, circa un terzo, i lavori sono già iniziati (oltre 11 milioni di euro)” ha risposto Paola De Micheli ricordando a Bassetti che è da tempo in corso una proficua collaborazione tra il Commissario e la Cei.