Attentato alla libertà del presidente della Repubblica e offesa all’onore e al prestigio del Capo dello Stato. Questa le accuse ipotizzate dalla procura di Roma che ha aperto un’inchiesta sugli attacchi via web rivolti a Sergio Mattarella.
Il periodo in esame, delegato agli accertamenti alla polizia postale, è relativo allo scorso mese di maggio. Si sospetta la possibile azione dei troll russi dietro le azioni su cui la Procura vuole fare chiarezza. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Angelantonio Racanelli e assegnata al pm Eugenio Albamonte,ipotizza anche il reato di sostituzione di persona in relazione agli oltre 400 profili twitter, tutti riconducibili ad un’unica fonte, comparsi sui social network la notte tra il 27 e il 28 maggio scorso. Proprio da quei profili sono partiti i messaggi di insulti e inviti alle dimissioni di Mattarella. Albamonte fa parte del pool di magistrati che si occupano di reati informatici e di antiterrorismo
Proprio oggi c’è stata l’audizione al Copasir di Alessandro Pansa, direttore generale del Dis, sui tweet indirizzati a Mattarella lo scorso maggio dopo che proprio il Capo dello Stato si era opposto alla nomina di Paolo Savona come ministro dell’Economia. Gli accertamenti sono relativi al tweetstorm #Mattarelladimettiti scatenato contro il capo dello Stato nella notte del 27 maggio.