Gli sbarchi in Italia, dall’inizio dell’anno a oggi, sono diminuiti del 79% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I dati forniti dal Viminale rivelano che sono stati 16.566 i migranti sbarcati. Per il dodicesimo mese consecutivo gli sbarchi nel nostro Paese sono in calo: l’ultimo picco fu registrato proprio a giugno dell’anno scorso, quando sbarcarono 23.526 migranti (nel 2016 ne arrivarono 22.339 mentre quest’anno il numero è fermo a 3.136). Fondamentali quindi gli accordi siglati con la Libia dall’ex ministro dell’Interno Marco Minniti nel mese di luglio dell’anno scorso. Proprio Minniti oggi, intervistato da Repubblica, è entrato a gamba tesa sul Governo e sui risultati ottenuti al vertice di Bruxelles da Giuseppe Conte.
“L’Europa ha rischiato di implodere su una questione, l’immigrazione, che non costituisce affatto un’emergenza – ha detto Minniti – L’Italia era andata per suonare il piffero ed è tornata suonata. Se si è trovato un accordo minimale e fragilissimo lo si deve all’opposto delle alleanze in campo, per iniziativa degli odiatissimi francesi mentre l’amatissimo gruppo di Visegrad ha messo all’angolo il nostro Paese. E d’altronde non poteva essere diversamente. Se la tua impostazione è nazional-populista ti scontri con gli interessi di altri Paesi, inconciliabili tra loro, confini contro confini. L’Italia era andata per chiedere maggiore condivisione ed è tornata abdicando totalmente a questa richiesta, scambiando l’obbligatorietà con la volontarietà”.