di Miriam Moretti
Nasce dal colore la nuova mostra della pittrice Solveig Cogliani. Romana di nascita, ma siciliana nello spirito e nella cultura, prende ispirazione dal colore degli elementi. Il colore, che è idea e forma. E forza, allo stesso tempo.
Questa la sintesi dell’esposizione inaugurata martedì 14 maggio alla Galleria d’arte Michelangelo a Roma (via G.Giraud 6).
Intitolata “Nei colori di Roma”, è la nona esposizione personale dell’artista. Curata da Fabio Cozzi, porta in mostra per un mese, sino al 14 giugno (apertura 15,30-19,30 dal martedì al sabato) ben 28 opere della pittrice.
Da Istanbul a Londra, da Buenos Aires a Roma, a pochi anni dal ritorno dell’artista alla pittura, le sue opere hanno fatto il giro del mondo. Sono state esposte alla Biennale di Venezia, selezionate per la rassegna “Seguendo il cammino di Marco Polo“, e sono state acquisite dalle collezioni della Fondazione Roma (Pop star, 2011, La palma femmina, 2012) e della Pontificia Insigne Accademia di belle arti e lettere dei Virtuosi al Pantheon (Resurrezione, 2011).
Le tele di Solveig Cogliani sono tornate quindi in mostra a Roma dopo l’ultima esposizione, pochi mesi fa, in occasione dell’inaugurazione dello spazio espositivo di Villa Altrieri. In quel frangente “Sanpietrini e tetti” dava uno spaccato della koiné culturale frutto della compresenza di popoli e storie diverse per le vie della città eterna. In questa nuova veste Roma si manifesta invece attraverso le sue sfumature di colore in un percorso segnato in apertura da quattro grandi dipinti 200×200 che fanno parte dell’inedito ciclo delle fontane, ispirato dalle note di Respighi.
Le quattro opere guidano i visitatori in una passeggiata che dura dall’alba fino al tramonto e li accompagna presso quattro suggestivi spaccati della capitale: la fontana di Valle Giulia all’alba, la fontana del Tritone nella mattina, la fontana di Trevi per le ore pomeridiane, e infine la fontana di Mercurio di Villa Medici per le ore della sera.
La pittrice traspone su tela i dettagli che più l’hanno colpita. Si tratta quindi di un complesso di suggestioni, emozioni e ricordi. Si muove tra i vicoli della capitale e ne scopre gli angoli più nascosti. L’ambiente circostante si colora al passaggio delle persone, delle automobili. Solveig Cogliani racconta sulle sue tele un mondo vivo e per certi versi inaspettato, ed è la pittrice stessa a confessare di non riuscire a guardasi attorno senza lasciarsi contaminare da quel patrimonio di sensazioni che la sua terra d’origine, la Sicilia, le ha lasciato nel cuore. Così una sinestesia fatta di colori, sapori e rumori ci riporta dalle strade di Roma alle vie di Palermo. Il mercato arabo, le arance, le agavi, il cielo e il mare profondo. Nelle vie del quartiere Parioli si nascondono giardini insospettabili, aranceti, glicini e palme. Così come a San Lorenzo, dove esplosioni di blu e di viola si mescolano con le tinte dei banchetti degli stranieri colmi di agrumi e di fiori. In questa confusione suggestiva, l’idea di partenza, nei dipinti della Cogliani si sviluppa ma lascia spazio a qualcosa di misteroso e in evoluzione. Il colore rimane quindi una sfida.