Risse, nervi a fior di pelle, rigori concessi e poi tolti, palloni lanciati in campo dalla panchina, invasione di campo pochi secondi prima del triplice fischio finale: è successo veramente di tutto allo Stirpe. Ma è successo soprattutto che il Frosinone ha battuto 2-0 il Palermo tornando in serie A dopo due stagioni: Maiello e Ciano hanno ribaltato la sconfitta del Barbera al termine di una partita dalle mille emozioni e giocata sul filo dell’equilibrio fino al 95′.
Dopo 10 minuti di tensione altissima e scontri a ripetizione – La Penna ammonisce subito Krajnc per un colpo a Nestorovski e Soddimo per simulazione in area, nell’azione si fa male Dawidowicz, tocca a Szyminski – è il Palermo ad andare vicino al gol: gran destro di Murawski, para Vigorito; poi Rispoli non arriva sul cross di Coronado. Stellone ha scelto l’11 che aveva iniziato il match d’andata, vinto in rimonta (Coronado dietro Nestorovski e La Gumina), mentre Longo – già privo di Daniel Ciofani – rilancia Soddimo con Ciano e Dionisi, dando spazio anche a Brighenti e Maiello. Chiavi del centrocampo affidate a Gori. Il Frosinone spaventa il Palermo con un colpo di testa di Ciofani che fa infuriare Terranova, meglio appostato alle sue spalle. Coronado e Jajalo da una parte, Dionisi e Crivello dall’altro cercano varchi interessanti, ma trovano attenti Vigorito e Pomini. Prima vera chance per i ciociari al 33′: il sinistro di Ciano stavolta non è preciso come al Barbera.
Il Palermo sembra tenere senza particolari difficoltà le folate laziali, eppure in avvio di ripresa (minuto 52′) il Frosinone passa: gran giocata di Maiello, che col destro dal limite indovina l’incrocio dei pali. Esplode lo Stirpe, nulla da fare per Pomini che poco dopo vede il mancino di Soddimo spegnersi a lato. Stellone cambia subito: Gnahorè per Rispoli, rosanero con il 4-3-1-2. Poco dopo l’ora di gioco accade di tutto: Coronado viene atterrato da Brighenti – al limite o, molto più probabilmente, sulla linea -, comunque La Penna prima concede la punizione, poi il rigore, quindi torna sui suoi passi. La barriera respinge la conclusione di Jajalo. Stellone si gioca il tutto per tutto con Trajkovski, gli infortuni tolgono a Longo sia Gori che Masiello. Finale tesissimo: il Palermo ci prova senza particolare convinzione, il Frosinone si chiude, usa mezzi poco leciti (dalla panchina piovono palloni nel recupero) ma in contropiede firma il 2-0 con Ciano. I tifosi invadono il campo prima del fischio finale, impossibile per La Penna riprendere il gioco dinnanzi a un entusiasmo incontenibile. Cala il sipario. Il Frosinone è in Paradiso, il Palermo invece è condannato a un altro anno di B.
(ITALPRESS)