Un patto del Nazareno 2.0 per prendersi Copasir e Vigilanza Rai, le due commissioni cosiddette di garanzia appannaggio delle opposizioni. Lega e M5s permettendo, of course. Pd e Forza Italia studiano la strategia per non restare a bocca asciutta quando, la settimana prossima, si aprirà la delicata partita delle nomine. L’intenzione di dem e azzurri è quella di disinnescare Fratelli d’Italia, che ambisce a portare a casa l’ambita poltrona dell’organismo che si occupa dei nostri servizi segreti su cui, nella passata legislatura, era seduto il leghista Giacomo Stucchi.
La trattativa è già in fase avanzata, tanto che due sere fa, al Senato, si sono seduti intorno a un tavolo i capigruppo di Pd (Graziano Delrio e Andrea Marcucci) ed FI, Mariastella Gelmini e Annamaria Bernini, provocando l’irritazione di Giorgia Meloni. Lo schema prevedrebbe che al partito del Nazareno andasse il Copasir, mentre a quello di Silvio Berlusconi la Vigilanza Rai. I nomi in pole sono quelli di Lorenzo Guerini, fedelissimo dell’ex premier Matteo Renzi, e Maurizio Gasparri. Ma nel Palazzo circolano pure quelli di Marco Minniti e Paolo Romani. Fuorigioco invece Renato Brunetta: infatti, nel quinquennio precedente la presidenza della Vigilanza Rai finì nella mani di un deputato (il grillino Roberto Fico) e, nella logica dell’alternanza, stavolta deve andare a un senatore. Ma attenzione: perché se la maggioranza decidesse di giocare un tiro mancino ai dem, a presiedere il Copasir andrebbe Edmondo Cirielli di FdI. Ecco perché ieri Emanuele Fiano (Pd) ha lanciato un monito: “Non può mai spettare alla maggioranza scegliersi l’opposizione che preferisce, come sembra vogliono fare Lega e 5 Stelle con le commissioni di garanzia”. Staremo a vedere.