di Marco Castoro
Il Tg3 è una polveriera. L’assemblea di oggi pomeriggio è attesa come la resa dei conti. Da una parte i fedelissimi di Bianca Berlinguer, dall’altra una larga parte di giornalisti sul piede di guerra, supportata dall’Usigrai. Dai pasdaran del direttore non è escluso aspettarsi un attacco frontale al sindacato di Vittorio Di Trapani. Nel mirino alcuni comunicati che hanno stigmatizzato il fatto che la Berlinguer fosse l’unica ad avere usufruito della deroga di 8 conduzioni al mese sul doppio incarico. All’opposizione del direttore c’è una squadra agguerrita di nomi illustri. A cominciare dal vice Riccardo Scottoni, pronto ad andarsene, anche se il suo trasferimento è stato per il momento stoppato. Gli altri? Onofrio Dispensa, vicedirettore di Antonio Di Bella, ora senza incarico da anni, in attesa di un ricollocamento. Nico Piro, inviato in zone di guerra, in causa con l’azienda. Il vaticanista Sergio Criscuoli ha un piede fuori dalla porta.
Così come e il vice direttore Angelo Belmonte, entrambi prossimi alla pensione. In fermento anche la conduttrice dell’edizione delle 14, Mariella Venditti. Se ne sono già andati per altri lidi: l’inviata degli esteri Lucia Goracci e la colonna della cronaca Fabrizio Feo, tutti e due approdati a Rainews; nonché Francesca Capovani, ora in forza al Tg1. Inoltre la Berlinguer dovrà trovare il nuovo vaticanista e l’impresa non è facile.
Berlinguer come Grillo
Il direttore del Tg3 fa come Beppe Grillo. Il video non conta ma guai a chi me lo tocca. L’ex comico non manda i grillini ai talk ma poi i suoi stanno facendo di tutto per prendersi la presidenza della commissione Vigilanza. Il direttore del Tg3 ha detto, ai margini di un convegno, sulle comunicazioni che «la tv non ha potere. La gente non vota secondo quanto dice la tv. Basta vedere il fenomeno Grillo che è stato pochissimo in televisione. Per Berlinguer la tv però «ha contribuito a creare un certo tipo di cultura che è stata dominante negli ultimi venti anni».
Rai2, confermato l’arrivo di Porro
Con la conduzione di Nicola Porro, vicedirettore del Giornale, Raidue ritrova l’informazione in prima serata, due anni dopo l’uscita di Michele Santoro dalla tv pubblica e la fine tra le polemiche del suo Annozero. Il programma di approfondimento si chiamerà Virus, il contagio delle idee.