Se non avete capito cosa sta succedendo nella partita del Governo non preoccupatevi: non ci sta più capendo niente nessuno. Che lo si ammetta o meno, la situazione è sfuggita di mano e se il famoso marziano di Flaiano atterrasse adesso a Roma penserebbe come minimo che siamo un Paese di pazzi. Proviamo a sintetizzare: l’unica maggioranza possibile in Parlamento è quella tra M5S e Lega (ed eventualmente Fratelli d’Italia) che però chiedono di tornare al voto dopo lo stop di Mattarella a un Esecutivo con un ministro dell’Economia euroscettico come il prof. Paolo Savona. il Capo delo Stato fa un giro a vuoto affidando un incarico senza chance a Cottarelli e nel frattempo i leader della possibile maggioranza si accorgono che: 1) Di Maio se si torna alle urne non è detto che sarà ancora il candidato premier; 2) Salvini è vero che sale nei sondaggi, ma a Berlusconi e Meloni non conviene farsi cannibalizzare i partiti e tornare subito al voto mette a rischio le numerose Regioni e Comuni che amministrano insieme. Dunque perché correre tanti rischi per ottenere quelle chiavi di Palazzo Chigi che M5S e Lega hanno già su un piatto d’argento? Il motivo non sono certo le sorti del prof. Savona, ma un calcolo di potere che con il Paese sotto attacco dei mercati non possiamo permetterci. Dunque la smettessero di parlare dove capita e con lingua biforcuta, confondendo persino i loro elettori, e si riunissero anche con la diretta streaming per poi iniziare a governare come sarebbe ora dopo novanta giorni di ricreazione.
L'Editoriale
E’ arrivato il tempo di governare
E' arrivato il tempo di governare