“Il presidente della Repubblica mi ha conferito l’incarico di formare il Governo, incarico che ho accettato con riserva. Se riuscirò nell’incarico esporrò alle Camere un programma basato sulle intese tra le forze politiche di maggioranza”. Sono queste le prime parole pronunciate da Giuseppe Conte dopo l’incontro – durato quasi due ore – col presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Con il presidente della Repubblica abbiamo parlato della fase delicata che stiamo vivendo, e delle sfide che ci attendono, delle quali sono consapevole, così come sono consapevole della necessità di confermare la collocazione europea e internazionale dell’Italia – ha sottolineato Conte -. Intendo dar vita ad un Governo che sia dalla parte dei cittadini, un Governo che tuteli i loro interessi. Sono avvocato e per anni mi sono occupato di difendere gli interessi di chi si è rivolto a me, ora mi accingo a difendere gli interessi di tutti i cittadini in tutte le sedi istituzionali, italiane e internazionali: mi propongo di essere l’avvocato difensore del popolo italiano”. Le consultazioni del premier incaricato si terranno domani mattina nella Sala della Regina: inizieranno alle 12 i componenti dei Gruppi Misti di Camera e Senato, chiuderanno alle 19 quelli del M5s (alle 18.20 sarà la volta della Lega).
Di Maio: “Sta per partire la Terza Repubblica” – “Finalmente lo scudo dei cittadini, il M5s, porta al Governo il vero leader che è il programma con una grande persona, amico del popolo italiano”, ha commentato il leader del Movimento, Luigi Di Maio, in una diretta Facebook. Conte “è la persona giusta, che avrà la possibilità di fare volare questo Paese, di renderlo più snello e leggero ma soprattutto con più diritti. Sta per partire la Terza Repubblica, ci ritroviamo al centro di questo momento storico, un momento in cui i padri che perdono lavoro e vogliono cercarlo avranno diritto a un reddito di cittadinanza, quelli truffati dalla legge Fornero avranno i diritto di vedere il Parlamento che abolisce quella riforma, gli imprenditori vessati dalle tasse avranno leggi inutili abolite e un sistema totalmente innovativo”, ha aggiunto.
“Abbiamo assistito ad attacchi inimmaginabili. In un solo giorno Conte lo si voleva trasformare nel male di questo Paese. Ma abbiamo resistito. C’era qualche maligno nei retroscena dei giornali che diceva che il presidente della Repubblica non volesse accogliere questa volontà due forze politiche. Invece è stato pienamente rispettoso della Costituzione, ci mancherebbe altro e lo ringraziamo per quello che ha fatto”, ha sottolineato Di Maio. “Io sono uno che non si gode mai niente, ma questo momento ce lo dobbiamo godere. Da domani ci mettiamo al lavoro sulla squadra di Governo e poi sui provvedimenti più importanti per iniziare a lavorare. Credo che un ministero dello Sviluppo Economico con dentro il Lavoro debba andare al M5s”.
La replica di Renzi su Twitter – “Buon lavoro al presidente incaricato Conte. Egli si è proposto come l’avvocato difensore del popolo italiano: noi ci costituiamo parte civile. Parte civile per verificare se realizzeranno le promesse della campagna elettorale. E parte civile nel modo di fare opposizione, ha scritto su Twitter l’ex segretario del Pd ex ex premier Matteo Renzi.
L’avvicinamento al faccia a faccia al Quirinale – “Conte è e resta assolutamente il candidato premier del M5a e della Lega”, aveva affermato in mattinata Di Maio. E infatti, dopo aver chiesto conferma ai due partiti sull’indicazione del giurista, finito da ieri nell’occhio del ciclone per il caso-Curriculum, il capo dello Stato aveva convocato lo stesso Conte alle 17.30 al Quirinale.
Le indiscrezioni sulla squadra di Governo – Mentre al Colle è in corso il faccia a faccia tra Mattarella e Conte, circolano indiscrezioni sulla squadra di Governo. In discesa le quotazioni di Paolo Savona (che oggi si è dimesso da presidente del Fondo lussemburghese Euklid) all’Economia. A via XX Settembre “penso che avremo il nostro Giorgetti”, ha detto una fonte della Lega all’agenzia Dire. Schema che porterebbe Vincenzo Spadafora, fedelissimo di Di Maio, a Palazzo Chigi come sottosegretario alla presidenza del Consiglio. All’Ansa però, fonti della Lega smentiscono che Giorgetti sia candidato al ministero del Tesoro e ritengono destituite di fondamento le voci che vedrebbero il braccio destro di Salvini in pole in questo incarico al posto di Savona.
L’invettiva di Di Battista contro il Colle – Poco prima della convocazione di Conte, su Facebook era arrivata la sferzata di Alessandro Di Battista al Colle. “Il Presidente Mattarella ha prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica ovvero ai cittadini ai quali appartiene la sovranità. Per settimane, in una fase delicatissima dal punto di vista istituzionale, ha ricordato ai partiti politici le loro responsabilità. Per giorni ha insistito sull’urgenza di formare un governo nella pienezza delle sue funzioni. Ebbene, finalmente, una maggioranza si è formata, una maggioranza che piaccia o non piaccia al Presidente Mattarella o al suo più stretto consigliere, rappresenta la maggior parte degli italiani”, ha scritto l’ex deputato del M5s.
“Sono gli italiani ad avere diritto ad un governo forte, un governo capace di intervenire, se necessario con la dovuta durezza, per ristabilire giustizia sociale. Un governo capace soprattutto di ristabilire un principio sacrosanto in democrazia: il primato della politica sulla finanza – ha proseguito Di Battista –. Mi rendo conto che ristabilire questo principio possa far paura a qualcuno ma non dovrebbe intimorire chi ha l’onore di rappresentare l’unità nazionale. Il Presidente della Repubblica non è un notaio delle forze politiche ma neppure l’avvocato difensore di chi si oppone al cambiamento. Anche perché si tratterebbe di una causa persa, meglio non difenderla. P.S. Invito tutti i cittadini a farsi sentire. Usiamo la rete, facciamo foto, video. È in gioco il futuro del Paese #VoglioIlGovernoDelCambiamento”, ha concluso.