Otto volte. Otto. Rafa Nadal, cinque anni dopo l’ultimo successo, alza ancora una volta al cielo il trofeo degli Internazionali Bnl di Roma in una finale strana: prima dominata (6-1 il primo set), poi subita (6-1 per Zverev, con un fulminante 5 a 0 iniziale), infine strappata con i denti (6-3). Una vittoria da campione, da vero fenomeno della terra rossa. Nel set decisivo Nadal era in apnea, sotto 3-2 con Zverev al servizio che bombardava lo spagnolo con prime ampiamente sopra i duecento orari. Il tedesco picchiava forte anche di rovescio bimane e sembrava avere in mano il match. Poi la pioggia, rivelatasi provvidenziale. Stop e ripresa con Nadal più cattivo e concentrato. Risultato? Quattro game di fila per lo spagnolo conditi da punti esaltanti e Zverev schiantato.
“E’ chiaro che si dica ora che la pioggia mi ha aiutato – ha detto il maiorchino -, ma non saprei, non saprei dire se la mia esperienza ha pagato. Io credo in verità che la differenza l’abbia fatta tornare in campo subito con le idee chiare su quello che avrei dovuto fare per vincere”. E Zverev in qualche modo ha confermato: “La pioggia non è stata mia amica, è vero. Ma succede. Non c’è nulla che possa fare al riguardo. La prossima volta dovrò tornare in campo in maniera migliore dopo la sospensione. Al rientro lui era più concentrato di me, è partito più veloce”.
Immancabili in tribuna autorità la coppia d’oro del tennis nostrano, Nicola Pietrangeli e la sempre elegante Lea Pericoli, in compagnia di Manolo Santana abbracciato a fine match da Nadal, nuovo numero uno del rankink Atp. Poi, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente della Fit Binaghi e la sindaca di Roma, Virginia Raggi, fischiata dal pubblico del Centrale quando inquadrata dalle telecamere.
Nella finale femminile secondo successo consecutivo per Elina Svitolina che ha battuto in due set (60 64) la numero uno del mondo, Simona Halep.
Chiuso il torneo, ecco i numeri. “Chiudiamo – spiega il presidente della Fit, Binaghi – con una flessione del 3% dell’incasso della biglietteria, dunque una flessione marginale: non riusciremo a superare la soglia di 12 milioni di euro record dello scorso anno, ma siamo arrivati a 11 milioni e 600 mila euro. Visto che il record d’incasso per una partita di serie A è stato recentemente battuto per l’incontro a San Siro tra Inter e Juventus, con 5 milioni e 200 mila euro, possiamo andare ben soddisfatti di avere fatto in questi in sette giorni di torneo un incasso più che doppio rispetto al record del campionato di calcio. Il valore della produzione del torneo è superiore ai 32 milioni di euro, 10 dei quali rimarranno nelle casse della Fit e della Coni Servizi, che è il nostro partner”.
Dunque, cala il sipario sulla 75edizione degli Internazionali che va in archivio non solo per l’ottava meraviglia di Nadal e per il bis della Svitolina, ma soprattutto per l’addio al tennis di una straordinaria campionessa: Roberta Vinci. Roma saluta. Prossima tappa, Parigi.