Se a Roma l’hanno presa male, figuriamoci a Bruxelles. “è grave e incredibile che un potere estraneo al nostro Paese si permetta di interferire così invasivamente su decisioni che un popolo sovrano ha tutto il diritto di prendere in piena autonomia”. Mario Borghezio, eurodeputato della Lega ininterrottamente dal 1999, non ha gradito affatto l’affondo del tridente di commissari europei Avramopoulos, Dombrovskis e Katainen per richiamare l’Italia al rispetto delle regole Ue su migranti, conti pubblici e patto di stabilità.
Il leader della Lega Matteo Salvini, l’ha definita un’inaccettabile interferenza…
“Non solo. Considero l’intervento dei tre commissari europei una vera e propria confessione”.
Addirittura. Una confessione di cosa?
“Attraverso le parole di Avramopoulos, Dombrovskis e Katainen l’Ue ammette apertamente che i nostri sospetti sulla vera volontà coartatrice dei signori non eletti della Commissione europea ai danni della nostra libertà erano fondati. E quest’ultima interferenza non è altro che un’ulteriore conferma”.
Dombrovskis e Katainen richiamano, però, nei loro interventi, le parole del presidente della Repubblica Mattarella sulla necessità di rispettare gli impegni europei…
“Il fatto che si trincerino dietro le parole del Capo dello Stato italiano nulla toglie alla gravità della loro interferenza”.
Come si spiega che, tra i temi toccati dai tre commissari Ue, con relativo invito a non modificare la linea, ci sia anche quello dell’immigrazione sul quale Lega e M5S stanno cercando di trovare la quadra per far partire un Governo?
“C’è una sola spiegazione al riguardo. Da parte dei superpoteri europei si è deciso di affidare principalmente ad alcuni Paesi, tra i quali l’Italia, il simpatico compito di fare accoglienza al posto loro. Scaricando l’onere sugli Stati dell’Ue più deboli dal punto di vista finanziario e quindi più facilmente assoggettabili a decisioni scomode e impopolari”.
Ma per cambiare radicalmente linea, in tema di immigrazione, non è necessario prima modificare i trattati?
“Non vedo altre vie se non questa. Magari procedendo per gradi per alleggerire la pressione e il condizionamento intollerabile dell’Ue sulla libertà e l’autonomia di un Paese sovrano come il nostro. Di certo una trattativa sulla modifica dei trattati si renderà necessaria”.
Non solo immigrazione, però. Ci sono pure i richiami al rispetto delle regole economiche con tanto di invito a proseguire sulla stradda della riduzione del deficit e del debito pubblico…
“A questi signori dico che abbiamo già dato al riguardo. E credo che nessuna persona responsabile nel nostro Paese voglia ricacciare l’Italia in quelle gravissime difficoltà che, purtroppo, abbiamo già dovuto affrontare”.
I commissari europei non li citano espressamente, ma il loro richiamo sui conti pubblici e il patto stabilità sembra uno stop indiretto alla flat tax e all’abolizione della legge Fornero proposte dalla Lega. è così?
“Incredibile, ma vero. I provvedimenti che urgono per restituire tranquillità e produttività al nostro Paese sono proprio quelli che stanno sulle scatole ai signori di Bruxelles”.
Resta un fatto che dall’Ue sia arrivato un ‘invito’ a rispettare le regole comunitarie che comunque ci sono…
“Mi pare evidente che sulla Lega e su Salvini in particolare si stiano esercitando, tanto all’interno quanto all’esterno del Paese, delle pressioni indecenti da parte dei cosiddetti poteri forti”.
La sensazione è che, oltre alla sfida interna per far partire il Governo Lega-M5S, si giocherà anche una partita parallela e decisiva a Bruxelles per consentire, semmai nascesse, a questo Governo di fare ciò che ha promesso. Siete pronti?
“Ormai siamo abituati. L’unico punto debole per noi è che a guidarci non ci sia più il capitano (Salvini, ndr). Di certo abbiamo maturato esperienza nella trincea europea. Siamo con il nostro segretario al cento per cento. Senza se e senza ma”