“Il reddito di cittadinanza? Per dirla alla Fantozzi è una cagata pazzesca…”. Sintesi e chiarezza non sono certo doti che mancano a Guido Crosetto, fresco di rielezione a Montecitorio con Fratelli d’Italia. Che vede segnali importanti nei paletti alzati ieri dal leader della Lega, Matteo Salvini, sulla strada del dialogo e del confronto con il Movimento 5 Stelle. Primo: sbagliato dire o Di Maio premier o non se ne fa niente. Secondo: se non c’è Forza Italia salta tutto.
Musica per le orecchie di Fratelli d’Italia?
“Sono totalmente d’accordo con Salvini. Noi siamo una coalizione, abbiamo un programma e non è che ci spacchiamo perché qualcuno ce lo chiede”.
Peraltro, a differenza dei Cinque Stelle, Salvini non dice “o io o morte”…
“Salvini dice in sostanza ‘vediamo se è possibile trovare un accordo sul programma’. Non ne fa un discorso personale e fa bene a dirlo differenziandosi da Di Maio che, invece, punta tutto su se stesso. Andare al Governo, del resto, è un modo per realizzare un programma non per assecondare le ambizioni personali di qualcuno”.
Per partire un Governo di Centrodestra ha bisogno di cercare i numeri in Parlamento. Da chi li prendete?
“Da chi ci sta sul programma. Giorgia (Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ndr) lo ha più volte ripetuto in questi giorni”.
E se i Cinque Stelle decidessero di starci, il loro e il vostro programma potrebbero convivere? Ad esempio, il loro reddito di cittadinanza e la vostra Flat tax sono compatibili?
“Il reddito di cittadinanza, per dirla alla Fantozzi, è una cagata pazzesca. Nel senso che va a chiunque indipendentemente dal reddito familiare. Mentre invece un intervento a sostegno di chi perde il lavoro o per intervenire in situazioni disperate è un altro discorso. E di fatto il nostro programma contempla una misura di questo tipo. Diciamo la verità, il reddito di cittadinanza è diventato uno stendardo elettorale, uno strumento di propaganda. Intervenire sulla povertà e la diseguaglianza, invece, è un’altra cosa ed è compatibilissimo con il nostro programma”.
Un programma nel quale la Flat tax resta un punto irrinunciabile?
“Assolutamente fondamentale. Noi riteniamo che il motivo per cui l’economia è ferma sia proprio il blocco fiscale e burocratico alle aziende italiane. Se non li rimuovessimo resteremmo in questa situazione”.
Il Centrodestra si è spaccato e ricomposto in una notte sull’elezione del presidente del Senato. Secondo i 5 Stelle il fatto che alla Camera siano mancati circa 60 voti al neo eletto presidente Fico non è un segnale di compattezza al vostro interno. è così?
“Archivierei la vicenda come una piccola vendetta con qualche calcio negli stinchi incrociato. Oggi (ieri, ndr), dopo le parole di Salvini, direi che la compattezza del Centrodestra è tornata a manifestarsi con evidenza”.
Fratelli d’Italia non ha gradito la decisione del Governo di espellere due diplomatici russi accodandosi a Usa e Ue…
“Fossi stato in un Governo in carica per il disbrigo degli affari correnti avrei portato la questione alle Camere. E’ stato un gesto forte, che non avrei fatto. Vedremo se ci saranno ripercussioni. Sorprende che sia lo stesso Governo che non ha neppure chiamato l’ambasciatore turco quando la Turchia ha bloccato una nave dell’Eni. Due modi opposti di agire”.