Arrestato l’autore del primo testo di propaganda dell’Isis in italiano. Si tratta del 23enne italo marocchino Elmahdi Halili. L’accusa nei suoi confronti è di “Partecipazione all’associazione terroristica dello Stato Islamico”. Nell’inchiesta che ha portato al suo arresto sono coinvolti anche alcuni italiani convertiti all’Islam, oltre a cittadini di origine straniera: l’accusa ipotizzata nei è di aver svolto una campagna di radicalizzazione e proselitismo sul web.
La vasta operazione ha portato a 13 decreti di perquisizione nelle città di Milano, Napoli, Modena, Bergamo e Reggio Emilia. L’indagine ha accertato che quando il 30 agosto del 2016 il capo della propaganda e portavoce dell’Isis Abu Mohammed Al Adnani fu ucciso ad Aleppo, Elmahdi Halili creò una piattaforma social dove pubblicò tre diverse playlist con i messaggi più famosi del braccio destro di Al Baghdadi. Tra i messaggi diffusi l’invito ai lupi solitari dell’Isis di scatenare il panico in Europa. Gli investigatori sono partito dal periodo, fine 2015, in cui l’italo-marocchino patteggiò una condanna a due anni di reclusione, con sospensione condizionale della pena, per istigazione a delinquere con finalità di terrorismo proprio per la pubblicazione sul web di una serie di documenti dell’Isis. Da lì in poi il 23enne accelerò il suo percorso di radicalizzazione.