La scuola nuoce gravemente alla salute. Quel che potrebbe sembrare una mera provocazione, è invece una drammatica fotografia della realtà italiana. “Sono in continuo aumento i casi di mesotelioma e patologie absesto correlate nel personale docente e non docente nelle scuole di ogni ordine e grado”, dice a La Notizia l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Ona, Osservatorio Nazionale Amianto. Una piaga, questa, passata a lungo sotto silenzio ma i cui numeri, per quanto denunciato dall’Osservatorio, sono a dir poco incredibili: a rischio sarebbero “2.400 scuole imbottite di amianto, più di 350mila alunni e 50mila tra personale docente e non docente”. Ma i numeri potrebbero essere molto più alti se si considera che questa stima, mai smentita, è stata resa pubblica dall’Ona nel 2011. “E da allora molte altre segnalazioni ci sono giunte”. Una stima, insomma, calcolata ben 7 anni fa e mai aggiornata. Nessun tipo di risoluzione è stata messa in atto dagli ultimi Governi, nemmeno dall’ultimo, guidato prima da Matteo Renzi, poi da Paolo Gentiloni, che pure, attacca Bonanni, aveva promesso un risanamento di tutti gli edifici scolastici, esattamente come prevedrebbe la legge. E ora la palla passa ai tribunali. Proprio ieri, infatti, si è tenuta la prima udienza al Tar di Bologna per chiedere il risarcimento danni al ministero della Salute dopo il decesso di una professoressa, morta il 21 febbraio 2017 dopo una lunga e straziante agonia. L’Inail, sottolinea l’Osservatorio Amianto, ha erogato il risarcimento danni, ma ovviamente la famiglia della donna ha deciso di rivolgersi anche alla giustizia.
Esempio Capitale – Nel silenzio impressionante delle istituzioni nazionali, però, qualcosa comincia a muoversi. Nella fattispecie, a Roma. Martedì, infatti, l’XI commissione capitolina si è riunita intorno al tema “Situazione amianto nelle scuole”. In questa occasione a fornire i dati è stato il direttore del Centro amianto della Regione, Fulvio Cavariani, secondo cui sono 275 le scuole del Lazio in cui è stata rilevata una presenza di amianto. Di queste, le situazioni che potrebbero presentare dei rischi per la salute dei ragazzi e del personale scolastico sono 44, e sono relative alla presenza di amianto nei pavimenti per un totale di 5mila quadri. E il rischio, ha spiegato Caveriani, è duplice: “Oltre al pericolo derivante dalle inalazioni di amianto nell’istituto, vi è anche quello del ‘trasporto’ delle polveri all’esterno dell’edificio, quindi a casa o in altre parti, dal momento che i ragazzi tendono ad appoggiare gli zaini nei pavimenti rovinati”. Ma non è tutto. Altre presenze di amianto, con rischi minori, sono state rilevate nelle coperture di 31 scuole, per un totale di altri 150mila metri quadrati; nei serbatoi di 100 istituti, equivalenti a 21 tonnellate; nei materiali di isolamento termico di 70 scuole (700 metri) e in 14 pannelli. L’obiettivo, assicura la giunta pentastellata, è quella di realizzare un monitoraggio complessivo. Cui, garantiscono Virginia Raggi & co., seguiranno interventi concreti.
Tw: @CarmineGazzanni