di Stefano Sansonetti
In certe stagioni è stata la gallina delle uova d’oro di viale Mazzini. Ma oggi per Rai Pubblicità (ex Sipra), ovvero la concessionaria del gruppo Tv, i tempi sono sicuramente più duri: previsioni di raccolta pubblicitaria in calo e situazione manageriale ancora in stand by, dopo l’uscita non proprio senza strascichi dell’ex Ad Fabrizio Piscopo, oggi sostituito ad interim dal presidente Antonio Marano. Sarà anche per questo motivo che Rai Pubblicità ha deciso di affidarsi a un consulente immobiliare per cominciare a dismettere (o a locare) parte del suo non irrilevante patrimonio immobiliare. Così in campo è sceso il gruppo Yard, che proprio in questi giorni sta gestendo procedure per attirare manifestazioni di interesse su alcuni immobili situati a Napoli e a Mestre (Ve).
L’operazione – Dalle carte viene fuori che la concessionaria intende vendere o locare 6 porzioni di un immobile ubicato a Napoli, nella famosa zona di Posillipo, con vista sul golfo. Nell’offerta rientrano principalmente immobili adibiti a uso ufficio e autorimesse. A Mestre, invece, l’operazione coinvolge un fabbricato che al suo interno ospita uffici, appartamenti e spazi commerciali. Naturalmente, in questa fase della procedura, i documenti non indicano cifre sulle aspettative di incasso. Si tratta infatti di una sollecitazione a manifestare interesse, che peraltro potrebbe anche prendere la “piega” di una locazione. Ma che l’operazione abbia certe ambizioni è confermato dal consulente coinvolto. Yard, infatti, è una società di servizi immobiliari che recentemente si è fusa con un altra azienda del settore, la Innovation Real Estate. Dal matrimonio è nata una società che si chiama Yard Spa, nel cui azionariato un ruolo preponderante (45%) spetta alla DeaCapital, maxi società di investimento del gruppo De Agostini. Accanto a essa, ma con quote minori, ci sono altri operatori immobiliari come Aedes e gli attuali vertici del gruppo Yard, ovvero il presidente Massimo Cremona e l’amministratore delegato Alessandro Pasquarelli.
La situazione – Di sicuro l’operazione immobiliare di Rai Pubblicità è partita, con l’evidente tentativo di mettere un po’ di soldi in cassa. Le previsioni sul fronte della raccolta pubblicitaria del 2017, del resto, parlano di 733 milioni di euro, in calo dell’8,1% rispetto ai 798 milioni raccolti dalla concessionaria nel 2016 (ma anche rispetto ai 751 milioni che facevano riferimento al 2015). In più va registrato lo “stallo” al vertice della società, dopo la recente uscita dell’ax Ad Piscopo, per ora sostituito con l’interim affidato al presidente Marano.