L’unica certezza è che non c’è certezza. Gli ultimi sondaggi pubblicati prima dello stop indicano chiaramente come ad oggi non vi sia nessuna maggioranza possibile. Non proprio il miglior antipasto in vista delle elezioni del prossimo 4 marzo.
Secondo la rilevazione di Demos pubblicata oggi da Repubblica, il Partito democratico (Pd) di Matteo Renzi si attesta oggi al 21,9, quasi 20 punti in meno rispetto al boom delle Europee 2014 (40,8%). Il primo partito si conferma il M5s, che lascia sul terreno lo 0,2% rispetto a gennaio ma si piazza al 27,8%. Nel Centrodestra, invece, Forza Italia si conferma la prima forza col 16,3%, più 0,6% rispetto al mese scorso. La Lega di Matteo Salvini guadagna lo 0,4% ed è oggi al 13,2% mentre Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni non va oltre il 4,8%, in calo dello 0,4% rispetto a gennaio. Liberi e Uguali di Pietro Grasso scende dal 6,9% al 6,1, +Europa con Emma Bonino è al 3,5. Gli elettori indecisi sono circa il 45%.
“Insieme alla quarta gamba centrista – fa i conti Ilvo Diamanti – il Centrodestra raggiunge il 35%. E potrebbe, forse, conseguire la maggioranza parlamentare”. Forse, appunto, perché oggi nemmeno raggiungere quella soglia basta. Circostanza che favorirebbe la creazione di un Governo di larghe intese che però, fa notare ancora Diamanti, “gli italiani non sembrano gradire”. Vedremo cosa succederà.