Dalla “bomba sociale pronta a esplodere”, copyright Silvio Berlusconi. Ai “trattati di Dublino” che ora l’ex Cavaliere contesta ma che, gli rimprovera Matteo Renzi, “ha firmato lui”. Dopo quarantott’ore ad alta tensione il segretario del Pd prova ad invitare tutti ad “abbassare i toni”. I sondaggisti, del resto, sono concordi nel ritenere che dalle polemiche seguite alla macabra scomparsa della giovane Pamela Mostropietro a Macerata, è proprio il Partito democratico che potrebbe rimetterci di più. Perché l’immigrazione è un fenomeno trasversale: spaventa anche l’elettorato di Centrosinistra. Così il leader dem si riposiziona. “Più che i sondaggi, a me preoccupa il clima”, assicura. “Quello che è accaduto a Macerata è stato buttato in politica da tutti, io invece ho cercato di abbassare i toni”, prosegue. E accusa: “Quelli che hanno cercato di strumentalizzare questa vicenda si devono vergognare – insiste Renzi -. L’idea che Forza Nuova voglia pagare le spese legali a Traini mi fa venire i brividi”.
Botte da orbi – Insomma, abbassare i toni, appunto, sperando che passi la buriana. Un’altra bufera, dopo quella della Commissione Banche, che riscia di erodere altro consenso al Partito democratico sotto i bombardamenti della Lega e della destra. Che fanno quadrato. Con il capogruppo del Carroccio alla Camera, Massimiliano Fedriga, che replica alla dem Debora Serracchiani: “Io non (le) chiederei mai… di dissociarsi dall’immigrato che ha fatto a pezzi Pamela. Trovo offensivo che si chieda a noi di dissociarci da un folle come Luca Traini”. E rincara: “Chi veste i panni del politicamente corretto spesso usa in modo aggressivo e violento frasi e posizioni, con un palese sciacallaggio politico che è offensivo non per noi ma per gli elettori di questo Paese. Quelli che ci accusano di essere cattivi maestri accolgono un dittatore come Erdogan con tutti gli onori”. Controreplica della governatrice uscente del Friuli: “A Fedriga potrei dire che l’immigrato non era iscritto al mio partito mentre, lo sparatore di Macerata era un leghista doc”. Menter da Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa assolve l’alleato Matteo Salvini. “Non c’entra Salvini. Un criminale, un bandito rimane un criminale e un bandito quando spara. Senza se e senza ma”, assicura. Ma c’è “un’immigrazione incontrollata crea un problema sociale” e “che viene portata e difesa come se fosse un fatto meritorio e che invece non siamo in grado di accogliere”. Invita tutti alla calma, invece, Pier Luigi Bersani di LeU. “Se non ci mettiamo a usare il cervello invece di usare il cuore e la pancia – avverte – sull’immigrazione finiremo alle mani”.
Errori e polemiche – Tiene il punto pure il grillino Luigi Di Maio. “La bomba sociale dei migranti è stata provocata da Berlusconi e dal centrosinistra. Non sto speculando sui fatti Di Macerata, che condanno con forza. Sto rispondendo a un signore di nome Silvio Berlusconi che va in tv facendo finta di nulla, come se fosse arrivato oggi, mentre è stato lui a firmare il Regolamento di Dublino. E’ lui che con il beneplacito di Napolitano ha deciso di bombardare la Libia”. Fa proprie le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la ministra Beatrice Lorenzin: “Noi non possiamo permettere che in questa campagna elettorale si ceda a sentimenti di odio o si cavalchino sentimenti di razzismo”. Mentre Emma Bonino se la prende con la bufala di Berlusconi: “Rimpatriare 600mila persone? Impossibile”.