di Stefano Sansonetti
Tempo di campagna elettorale, tempo di riposizionamento per tutti, anche per coloro che operano nelle cosiddette retrovie del potere. In questi giorni, per dire, è tutto un brulichìo di lobbisti. La “scusa”, se così si può dire, è l’organizzazione dei master universitari in lobbying, sempre più luoghi di incontro tra responsabili delle relazioni esterne delle grandi aziende e boiardi di Stato. Nei giorni scorsi, per dire, a Roma si è svolto un incontro tra i componenti dell’advisory board del master tematico organizzato dalla Luiss, l’università di fede confindustriale. Qui, intorno a un tavolo, si sono seduti profili come Francesco Delzio, condirettore del master e capo delle relazioni istituzionali di Atlantia-Autostrade, Claudio Velardi, fondatore di reti e tra i padri del lobbismo italiano, Davide Colaccino, responsabile relazioni istituzionali di Cassa Depositi e Prestiti, Stefano Meloni, responsabile delle relazioni istituzionali italiane dell’Eni, Paolo Crisafi, direttore generale di Assoimmobiliare, e Ivan Dompe’, direttore comunicazione istituzionale di Tim.
Discussioni – Naturalmente ci si è confrontati sul futuro del lobbismo e della formazione di professionisti nel settore “public affairs”. Ma non sono mancate, a margine della riunione, valutazioni e scambi di idee sull’imminente tornata elettorale e su come potrebbero cambiare gli equilibri del potere dopo il 4 marzo. Naturale che sia così, per chi è incaricato dalle proprie aziende di tenere rapporti con le istituzioni. Anche un’altra università romana, Tor Vergata, si sta organizzando. Come alla Luiss, qui è pronto ad aprire i battenti un master in processi decisionali e lobbying, con un parterre di docenti di indubbia curiosità. Innanzitutto il coordinatore del master è il costituzionalista Giovanni Guzzetta, i cui legami con i corridoi di palazzo non sono da poco: oltre a essere stato capo di gabinetto al ministero della funzione pubblica, ha fatto parte anche dell’ultimo Cpga (Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa), in pratica l’organo di autogoverno che decide i destini di Consiglieri di Stato e magistrati Tar. Tra gli insegnati spunta fuori Giorgio Tonini, Pd, sin qui presidente della Commissione bilancio del senato (ma non ricandidato). Con a lui ci sono il vicesegretario generale della Camera, Giacomo Lasorella, e quello della Regione Lazio, Alessandro Sterpa. Tra i docenti anche un boiardo di Stato come Alfredo Storto, magistrato, già capo dell’ufficio legislativo dei ministeri dell’ambiente e della semplificazione. Accanto alla parte di “estrazione pubblica”, poi, ci sono i lobbisti di organizzazioni o aziende. Tra i tanti Federico Serra, capo degli affari governativi del colosso farmaceutico danese Novo Nordisk, e Francesco Morabito, direttore delle relazioni esterne di Unindustria Roma. Anche in questo caso, oltre al profilo scientifico, ci sarà verosimilmente modo di esplorare i futuri assetti del potere nel Belpaese.
Gli altri – A inserirsi nella mischia è anche Agol, l’Associazione giovani opinion leader il cui attivismo, tra eventi mondani da generone romano e ambizioni più o meno manifeste, è già stato raccontato da La Notizia. Agol, guidata dal calabrese Pierangelo Fabiano, un tempo organizzatore di eventi, si è accordata con l’Università Iulm di Milano per tenere un corso in “management communication programs” a partire dal prossimo 20 aprile. Anche qui si annuncia un fertile terreno di incontro per lobbisti pubblico-privati e profili istituzionali. Direttore del corso, per dire, è Giuseppe Meduri, responsabile affari istituzionali centrali di Enel italia. Tra i docenti spiccano Vittorio Cino, direttore public affairs di Coca-Cola Italia (in questa veste uno dei principali finanziatori di Agol), l’onnipresente Colaccino, responsabile affari istituzionali e societari di Cassa Depositi e Prestiti, Francesca Chiocchetti, responsabile public affairs di Samsung, Gianluca Ansalone, direttore affari istituzionali Bat Italia, Roberto Olivi, direttore relazioni istituzionali Bmw Italia. Questi profili avranno modo di condividere le docenze con Maria Cantarini, capo dell’ufficio legislativo del gruppo parlamentare Forza Italia.