“Sono attonito per quel che è accaduto” nella stesura delle liste del Partito democratico, “sia per il merito che per il metodo: durante questo fine settimana si è consumata una vicenda dai contorni tragici”. L’ex premier Enrico Letta, defenestrato da Matteo Renzi quattro anni fa, si toglie qualche sassolino dalle scarpe e attacca frontalmente il segretario.
“Leggo i sondaggi e non soltanto per quelli, sono preoccupato”, ha aggiunto intervistato da La Stampa Letta, sostenitore di Andrea Orlando pur non essendo iscritto al Pd. “Nel rapporto con l’opinione pubblica – ha proseguito – questa vicenda si traduce in un altro insperato e immeritato regalo a Berlusconi e ai Cinque Stelle. Una incredibile corsa verso l’abisso”.
Da Letta è arrivato un duro affondo contro la segreteria dell’ex sindaco di Firenze. “In questo Pd evidentemente non c’e’ spazio per chi, pur criticando e dissociandosi da alcune scelte, distingue tra un segretario pro tempore e la fedeltà a valori che restano comuni. Nella formazione delle liste – ha concluso l’ex premier – è stata premiata soltanto la fedeltà e per farlo si è agito con arbitrio e violenza. Premiando quasi ovunque amici e amiche”.